Bankitalia conferma la ripresa ma ‘ridimensiona’ effetto taglio tasse casa

Bankitalia conferma la ripresa in corso. Così come isegnali positivi che arrivano dal mercato del lavoro, dal credito e dalla produzione industriale. Ma’ridimensiona’ l’effetto sui consumi del taglio di Imu e Tasi e torna a chiedere di puntare con decisione alla riduzione del debito pubblico. Il Bollettino economico trimestrale di Via Nazionale fotografa il miglioramento complessivo della congiuntura e analizza le ultime decisioni di politica economica. Nel complesso del 2015 la crescita potrebbe rivelarsi lievemente superiore allo 0,7 per cento anticipato nel Bollettino dello scorso luglio, evidenziano gli economisti di via Nazionale, prospettando una minima revisione al rialzo rispetto alle precedenti stime. L’attività economica, infatti, ha ripreso a crescere dall’inizio del 2015, a ritmi intorno all’1,5 per cento in ragione d’anno. I segnali congiunturali più recenti,  tra i quali l’andamento della produzione industriale, il rafforzamento della fiducia di famiglie e imprese e le inchieste condotte presso i responsabili degli acquisti,  indicano la prosecuzione della crescita nel terzo trimestre a tassi analoghi a quelli della prima metà dell’anno. L’avvio di una graduale riduzione delle imposte è coerente con l’esigenza di diminuire l’elevata pressione fiscale che costituisce un freno alla crescita. In questa prospettiva, gli interventi più direttamente efficaci ai fini di un incremento del potenziale dell’economia sono quelli di riduzione del carico gravante sui fattori della produzione. Mentre l’abolizione della tassazione sull’abitazione principale potrebbe avere effetti circoscritti sui consumi. Resta importante che il profilo temporale di riequilibrio dei conti pubblici sia tale da assicurare una chiara e progressiva riduzione del debito e che a questo scopo sia sfruttata appieno l’occasione offerta dalle condizioni finanziarie e monetarie eccezionalmente favorevoli e dal progressivo rafforzamento della ripresa. Migliora il mercato del lavoro. Nel corso del 2015, l’occupazione è aumentata a ritmi significativi (0,8 per cento nella media dei primi otto mesi sull’anno precedente); l’evidenza finora disponibile indica che l’incremento dell’occupazione dipendente, che ha riflesso soprattutto la ripresa ciclica, ha beneficiato altresì dei recenti provvedimenti adottati dal Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro. Durante l’estate è proseguita la lieve riduzione del tasso di disoccupazione, quasi raddoppiato tra il 2008 e il 2014. Le imprese sono moderatamente ottimiste sulle prospettive dell’occupazione. Sulla base delle stime di Bankitalia, nel terzo trimestre la produzione industriale avrebbe registrato un incremento superiore al mezzo punto percentuale in termini congiunturali, nonostante il temporaneo calo di agosto, portandosi sul livello più elevato dall’autunno del 2012.  Continuano a crescere i consumi. Gli indicatori più recenti segnalano che nei mesi estivi si è consolidata la tendenza moderatamente positiva dei consumi delle famiglie, in linea con giudizi favorevoli sul quadro macroeconomico e sul mercato del lavoro e con il recupero del reddito disponibile.

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