Reintroduzione Ici: ‘Un NO grande come una casa’

I Cristiano Riformisti sono scesi in piazza per gridare no alla reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, compresa tra le manovre che il governo Monti intende approvare nei prossimi  giorni . Questi giovani volitivi, che fanno capo al Questore Antonio Mazzocchi, deputato del Pdl, hanno allestito, per tutta la giornata di ieri, un gazebo sulla frequentatissima Via Del corso, all’angolo di Piazza San Lorenzo in Lucina, raccogliendo firme per una petizione che intendono presentare alle tre maggiori cariche dello Stato. La posizione strategica, unita al dinamismo dimostrato dai giovani militanti, ha consentito un discreto successo dell’iniziativa, che verrà replicata, nei prossimi giorni, in altri municipi di Roma e in diverse città italiane. Oltre un migliaio le firme raccolte. Non solo comuni cittadini, ma anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha aderito all’iniziativa, apponendo, tra le altre, la propria firma. A scendere nelle barricate, in mezzo ai suoi ragazzi, è stato lo stesso Mazzocchi, che si è mostrato disponibile a fornire ulteriori informazioni ai passanti più scettici.

Gli intenti. ”Non vogliamo la reintroduzione dell’Ici e per questo siamo pronti a scendere in piazza per chiedere, con una petizione popolare, che non si tassino ulteriormente le famiglie italiane”. E’ quanto ha spiegato nei giorni scorsi l’on. Antonio Mazzocchi, presidente dei Cristiano Riformisti, preannunciando la campagna di raccolta firme dal titolo ‘un no grande come una casa alla reintroduzione dell’Ici’. ”Come possiamo – asserisce il Questore – chiedere ulteriori sacrifici a una famiglia numerosa, ai pensionati, a quei lavoratori precari che non arrivano neanche alla terza settimana del mese e che hanno la sola ‘colpa’ di avere una casa di proprietà? Non possiamo e non vogliamo che il Governo metta le mani in tasca per chiedere ulteriori sacrifici ad una giovane coppia che ha aspettato fino ai 35 anni per sposarsi ed ora sta pagando un mutuo, ad una famiglia numerosa che deve crescere 3 o anche 4 figli o ad un pensionato che ha lavorato tutta la vita per costruirsi il suo tetto. La famiglia italiana merita di più di un ulteriore tassa e siamo convinti che provvedimenti come questo vadano nella direzione diametralmente opposta a quel sostegno alla natalità, alle giovani coppie e agli anziani che noi cattolici invochiamo da anni”.

Il riscontro popolare. Forte il segnale che i cittadini hanno dato alle Istituzioni e ai partiti, sposando la causa dei Cristiano Riformisti. Il primo giorno della campagna ‘Un NO grande come una casa alla reintroduzione dell’ Ici’ si è chiuso con un risultato più che positivo. “ La risposta dei cittadini all’iniziativa da noi promossa ha superato le nostre aspettative. Abbiamo ottenuto un successo ben oltre le nostre iniziali previsioni”, ha dichiarato il portavoce dell’on. Mazzocchi, Giorgio La Porta, anche lui in prima fila tra i  giovani del movimento. “Stiamo diffondendo il materiale sull’operato del Governo Berlusconi e stiamo chiedendo al Governo Monti di non stravolgere le cose già fatte e non reintrodurre l’Ici, quella tassa così impopolare che colpisce direttamente le famiglie italiane”, ha concluso.                                                                                                               L’iniziativa ha quindi come fine ultimo quello di far presa sulle coscienze degli attuali amministratori, ridestandoli dal torpore e dall’indifferenza ai problemi concreti dei cittadini, connessi alla loro natura di tecnici e non di politici. Tecnici, che non avendo vincolo alcuno nei confronti dell’elettorato, potrebbero promuovere manovre altamente gravose per le tasche degli italiani.

Maria Teresa Nunziata

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