ROMA. Entro il 30 novembre la difesa di Marco di Muro, condannato a 18 anni di reclusione per l’omicidio dell’allora fidanzata Federica Mangiapelo, trovata morta nelle prime ore del 1 novembre del 2012 sulle rive del lago di Bracciano, presenterà appello contro la sentenza di primo grado.
“E’ una sentenza molto dura, stiamo preparando l’appello”, spiega all’Adnkronos l’avvocato Cesare Gai, legale di Marco di Muro. Nelle motivazioni della condanna si parla di violenze subite da Federica, che in passato sarebbe stata picchiata dal giovane: “Ne prendo atto dalla sentenza – osserva il legale – Era un aspetto, in qualche modo, evidenziato nella fase delle indagini preliminari, ma il casellario giudiziale del ragazzo è nullo, non ha carichi pesanti e non ha problemi con la giustizia diversi da quelli su cui è intervenuta la condanna”. L’avvocato è andato in questi giorni a trovare di Muro, rinchiuso in carcere: “E’ abbastanza scosso – conclude Gai – ma attende il giudizio di appello”.