Poco sale fa male al cuore

Consumare poco sale negli alimenti è una cosa salutare per tenere lontana la pressione alta e le malattie cardiovascolari. Almeno questa era, ciò che ci veniva consigliato fino a poco fa dagli esperti, al punto che l’Oms ha stabilito una soglia di guardia di 2,3 grammi al giorno, non di più. Adesso, invece una ricerca, frutto del lavoro di un team internazionale di ricercatori, ha rimesso in discussione questo suggerimento affermando che avere livelli di sale eccessivamente alti o anche molto bassi può esporre i soggetti che soffrono di malattie cardiache o di diabete a maggiori rischi di problemi cardiovascolari. Insomma, bisogna puntare nel giusto mezzo. Gli studiosi di Canada, Germania, Irlanda, Filippine e Regno Unito che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista della American Medical Association, osservando 28.800 soggetti a rischio di malattie cardiache, hanno mostrato che, mentre un’assunzione maggiore è associata con un aumentato rischio di ictus, infarto o altre malattie cardiovascolari, un’assunzione ridotta è associata ad un aumentato rischio di morte cardiovascolare e ospedalizzazione per insufficienza cardiaca. Per stabilire qual è la quantità di sale giusta è necessario “un grande esperimento casuale controllato – afferma Martin O’Donnell della National University of Ireland, uno degli autori dello studio – . Pur ammettendo le difficoltà di un simile esperimento, deve essere condotto quanto prima date le sue implicazioni per la salute pubblica”.

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