Sale a 130 il bilancio delle vittime di Parigi

E’ salito a 130 vittime il bilancio degli attacchi di Parigi. A far salire il bilancio, spiega le Figaro, è stata la morte in ospedale di uno dei feriti più gravi. Continua intanto la caccia a Salah Abdeslam, l’ottavo uomo del commando degli attentati della settimana scorsa a Parigi. Secondo quanto riporta la stampa belga, il 26enne francese residente in Belgio sarebbe stato avvistato ad Anderlecht, poco distante da Bruxelles. La notizia, che non ha conferme ufficiali, rafforzerebbe l’ipotesi che l’uomo sia riuscito a tornare in Belgio dopo gli attacchi. Un altro testimone martedì aveva detto di aver incontrato Salah Abdeslam martedì sera a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles dove abita che viene considerato la roccaforte degli estremisti islamici. La caccia all’uomo si è estesa anche all’Olanda, secondo quanto riporta la Cnn citando una fonte vicina all’inchiesta, che ricorda che Salah Abdeslam ha vissuto per un certo periodo nel Paese. Salah Abdeslam avrebbe cambiato aspetto e utilizzerebbe un nuovo nome: ‘Yassine Baghli’. E’ quanto ritengono, secondo i media spagnoli, gli investigatori francesi, che avrebbero anche avvertito le diverse polizie in Europa. Tra queste ci sarebbero, appunto, anche le forze di sicurezza spagnole, come riferito da fonti dell’antiterrorismo. Mentre mercoledì le autorità francesi hanno avvertito di prestare attenzione ai confini per una Citroen Xsara su cui avrebbe potuto viaggiare Abdeslam, adesso, in base agli ultimi avvisi, è stato anche precisato che il terrorista si farebbe chiamare Yassine Baghli. Per quanto riguarda l’aspetto, è stata diffusa una fotografia con il nuovo look, in cui appare con occhiali da vista e un parrucchino.  Stando a quanto riporta il giornale belga ‘La Libre’, Salah Abdeslam alla fine di ottobre è stato notato in diversi locali gay di Bruxelles e lunedì la polizia ha ascoltato in proposito i proprietari di questi bar. L’ipotesi più inquietante che avanza il giornale è che il terrorista dello Stato Islamico stesse valutando attacchi per colpire la comunità gay. Ma le fonti del quotidiano al momento sembrano più orientate a ritenere che l’obiettivo fosse quello di rubare nei bar documenti per il traffico organizzato da Brahim, il fratello di Salah che si è fatto esplodere venerdì a boulevard Voltaire. Non c’è stata, poi, nessuna donna kamikaze durante il raid a Saint Denis. A farsi esplodere, è stato un uomo. Lo hanno detto fonti della polizia citate da Le Figaro, dopo che nei momenti concitati dell’assalto gli inquirenti avevano detto che a farsi esplodere era stata una donna.

 

Circa Roberto Cristiano

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