‘Non è un tema all’ordine del giorno, almeno per il momento’. Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla presentazione del libro di Bruno Vespa, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un intervento militare internazionale in Libia. L’Italia non ha una posizione pregiudizialmente ostile a interventi anche di natura militare o più forti di natura diplomatica ma chiede solo che non si faccia ciò che è accaduto in Libia. Un intervento senza strategia di cui si pagano le conseguenze. L’Italia, ha detto Renzi, ha un numero di donne e uomini impegnati in contingenti che è tra i più elevanti al mondo. Questo sia chiaro. Non è che un intervento in più o in meno denota il nostro tasso di partecipazione alla coalizione internazionale. I giornali cambiano ogni 24 ore, politica estera no. La politica estera non va lasciata alle emozioni, serve continuità e consapevolezza. La nostra non è prudenza ma saggezza e io ne sono fiero. La presenza di Daesh a Sirte non è una presenza che arriva nelle ultime ore, ma l’intelligence la stima radicata già da mesi. Non c’è nulla di nuovo, non appare niente di nuovo e alcune ricostruzioni sono tutte da verificare, cosa che con gli alleati della coalizione stiamo facendo, ma non vedo elementi di novità. Hanno detto che noi buttiamo soldi per comprare i voti. Non trovo frase più volgare e squallida di questa. A parte che fino al 2018 non si vota, ci puoi scommettere e saremo impegnati al fianco degli Usa e della coalizione internazione mano nella mano dei fratelli afghani per combattere il terrorismo.
Riprova
Palermo Università. Forza Italia nomina Russo coordinatore studenti UniPA
Il presidente nazionale di “Studenti per la Libertà”, l’associazione universitaria collegata a Forza Italia, Paolo …