CIVITAVECCHIA. La Ue attacca le banche italiane dopo la vicenda del suicidio di un pensionato che aveva perso tutti i risparmi nel crac di una delle 4 banche salvate a novembre (CariChieti, CariFerrara, Cassa Marche e Banca Etruria). Vendevano alla gente prodotti inadatti e questo ha avuto conseguenze personali per alcune persone in Italia, dice il commissario Ue ai servizi finanziari Jonathan Hill. ‘E’ il governo italiano a essere alla guida”‘ del processo di salvataggio “‘ed ha la responsabilità per questo”‘, ha aggiunto Hill, sottolineando che il governo ha discusso a lungo con la Commissione, in particolare con la Direzione generale concorrenza che ha ritenuto che le misure prese erano compatibili con la legislazione Ue sui salvataggi bancari. ‘Andrò avanti? Se ce la farò sì’, sono le parole della moglie del pensionato rilasciate ai giornalisti assiepati all’esterno del loro villino. Le ultime parole dell’uomo prima di togliersi la vita le ha lasciate scritte su un bigliettino, in cui chiamerebbe in causa il crac del proprio istituto di credito, ritrovato proprio dalla moglie accanto al corpo senza vita del marito. Lui, Luigino D’Angelo, un 68enne di Civitavecchia che ha visto andare in fumo i risparmi di una vita, non ha retto ed ha deciso di farla finita impiccandosi alla scala della sua villetta dopo aver scoperto di aver perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della banca. A dare l’allarme è stata la moglie che ha avvertito la polizia intervenuta sul posto. Della tragedia, avvenuta il 28 novembre ma di cui solo ieri si è avuta notizia, si sono interessate anche le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori che hanno espresso le condoglianze per la tragedia che ha colpito un risparmiatore di Civitavecchia che si è suicidato dopo aver appreso di aver perso i risparmi di una vita investiti nella Banca Popolare dell’Etruria e Lazio, oggetto dell’esproprio criminale del risparmio anticipato del bail-in. Le associazioni hanno chiesto al procuratore capo di Civitavecchia di aprire un’indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle 4 banche sia compatibile con le norme penali e con la Costituzione. E, secondo quanto si apprende, la vicenda sarebbe ora passata proprio all’attenzione della Procura di Civitavecchia. Nella serata si sono susseguite diverse ricostruzioni di media online locali, secondo le quali il pensionato avrebbe perso oltre 100.000 euro investiti in obbligazioni subordinate della banca con sede ad Arezzo. Secondo alcune ricostruzioni, il biglietto d’addio non sarebbe stato trovato di fianco al corpo, ma sarebbe una lettera scritta sul proprio computer per spiegare le ragioni del proprio gesto. Ragione alla base del ritardo con cui è stata collegata la notizia del suicidio al dissesto delle quattro banche commissariate, attualmente in risoluzione. E proprio i titolari di obbligazioni subordinate di Banca Etruria si sono riuniti oggi presso la Borsa merci di Arezzo: ‘Avete salvato le banche, avete inguaiato noi’, lo sconsolato ritornello ripetuto da diverse persone, con un pensionato che ha sottolineato di aver perso i 20.000 euro che aveva messo da parte nella vita lavorativa’.