Jorit, l’artista della bambina di Ponticelli e del San Gennaro a Forcella

Jorit Agoch, italo-olandese, giovanissimo, nato e cresciuto a Napoli, è un artista unico che realizza graffiti ad un livello tecnico molto elevato. Le opere da lui realizzate su muro vengono poi riportate su tela, e i suoi ritratti sono accuratissimi e vengono realizzati usando sia spray che pennelli. Jorit, dopo aver preso confidenza, sin da giovanissimo, con lo spray, dipingendo sui muri della città natale e in tutta Italia, studia l’uso della pittura acrilica e ad olio all’Accademia Di Belle Arti. È l’incontro con l’Africa ad affinare la sua tecnica e a dare un impulso fortemente etico al suo lavoro. In Tanzania Jorit studia e collabora con la scuola internazionale d’arte Tinga-tinga, già fonte di influenza per Keith Haring. Nel 2010 espone a Napoli 25 dipinti ispirati al continente africano, con l’intento di raccogliere fondi per costruire il reparto di maternità di un piccolo villaggio vicino Dar es Salam. La mostra è un successo, tanto da richiamare l’attenzione della Rai. Da questo momento in poi Jorit si concentra sempre più sulla rappresentazione realistica del volto umano, con l’obiettivo di dimostrare che le differenze di razza di sesso, religione e classe sociale siano infinitamente inferiori alle caratteriste che accomunano tutti gli esseri umani. Tanti i suoi ritratti di dj e cantanti di fama, soprattutto dell’ambiente hip-hop. L’attività artistica di Jorit fa di lui un artista unico in quanto realizza graffiti ad un livello tecnico molto elevato. L’intento dichiarato è quello di avvicinarsi ad una rappresentazione quanto più fedele della realtà che, secondo Jorit, viene compresa veramente soltanto dopo un’attenta osservazione e scrupolosa riproduzione tramite gli strumenti pittorici. Ha esposto, tra l’altro, al ‘Mann di Napoli’, uno tra i musei archeologici più importanti del mondo, al ‘Pan’ della città partenopea, a Berlino, Londra, Tillburg e Sidney. Del suo lavoro dice: ‘La mia ricerca artistica si basa su due presupposti. L’espressione pittorica è un mezzo usato dall’uomo per comprendere la realtà che ci circonda, rappresentandola quanto più realisticamente possibile tanto più la si può interiorizzare e capire. Il processo artistico del dipingere oltre a modificare la realtà creando una rappresentazione fittizia della stessa trasforma l’artista, che la riscopre con occhi attenti e meravigliati da ogni su più piccola particolarità. Quanto più si va più a fondo nei particolari e nello studio dell’aspetto visivo del mondo, tanto più il modo di osservare il mondo cambia’. Jorit Agoch con i suoi volti vuole cambiare la periferia di Napoli. Jorit, ad esempio, santifica le persone del popolo come Caravaggio, scegliendo la gente comune per dare il volto a Santi e Madonne. Il San Gennaro ritratto sul muro di Forcella è di un suo amico, un operaio napoletano di 35 anni. Jorit Agoch, infatti, in una settimana ha dipinto un enorme volto di San Gennaro sulla facciata di un edificio di Forcella. Questa è la storia di Jorit e delle periferie che rinascono grazie alla grande arte.

 

Cocis

 

 

 

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