Una foto di Angela Nesta, la donna morta con la figlia che portava in grembo durante il parto all'Ospedale Sant'Anna, Torino, 28 dicembre 2015. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Torino, mamma e bimba muoiono in sala parto

TORINO. Il ministero della Salute manderà nei prossimi giorni ispettori a Torino per indagare sul caso di Angela Nesta, la donna di 39 anni deceduta durante il parto all’ospedale Sant’Anna con la sua bambina. Lo affermano fonti del ministero, secondo cui l’indagine servirà a chiarire la dinamica dei fatti. L’inchiesta della Procura di Torino, intanto, è stata affidata al pm Monica Supertino, che ha disposto l’autopsia. L’esame sarà eseguito oggi. Il reato ipotizzato, al momento contro ignoti, è di omicidio colposo. La donna, Angela Nesta, 39 anni, casalinga, secondo i primi accertamenti è deceduta nelle ultime fasi del travaglio per un arresto cardiocircolatorio. La bimba è venuta alla luce già morta. I carabinieri della stazione Lingotto hanno identificato i componenti dell’equipe medica che si è occupata di Angela, sequestrando inoltre la documentazione sanitaria.  I militari hanno dovuto sedare un litigio nei corridoi dell’ospedale perchè il padre di Angela ha affrontato il personale medico per avere spiegazioni. ‘Voglio soltanto sapere che cosa è successo a mia figlia’,   racconta Pietro Nesta, padre di Angela, la donna morta all’ospedale Sant’Anna di Torino durante il parto insieme alla propria figlia. ‘Aveva un dolore all’addome. Pensavo fosse normale per il parto, che era previsto per oggi. Poi i medici ci hanno detto, prima a me e poi al suo compagno, di andare a casa. Da allora ho solo saputo che è morta con la bambina e nessuno mi ha dato uno straccio di spiegazione’. E’ stato qualcosa di improvviso. Non c’era nulla che potesse preannunciare un esito così tragico, dice  Chiara Benedetto, direttrice del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Sant’Anna di Torino, in merito al caso di Angela Nesta, la donna morta durante il parto insieme alla propria bimba. Fino al momento del malore,   spiega, il decorso clinico era stato assolutamente normale e non c’era nulla che potesse preannunciare un esito così tragico. Aspettiamo anche noi l’autopsia per capire che cosa sia successo. La direttrice precisa anche che in sala parto era presente un anestesista che ha tentato in ogni modo di defibrillare e rianimare la paziente, sfortunatamente senza risultati positivi. Sono stati trasmessi al pubblico ministero Raffaele Guariniello, della procura di Torino, le carte relative alla morte di una donna e della sua bimba durante il parto. Per il magistrato, che sta per lasciare il servizio, dovrebbe essere uno degli ultimi atti della carriera. Guariniello coordina il pool ‘tutela del consumatore’, che si occupa anche di colpe mediche. Nelle scorse settimane ha dato le dimissioni con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre, quando per effetto di nuove norme sarebbe dovuto andare in pensione. Per questo motivo, Guariniello ha affidato l’inchiesta al pm Supertino.

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