Putin sta riarmando la Russia

Le Forze aerospaziali della Federazione Russa riceveranno in dotazione nel 2016 oltre 200 velivoli ed elicotteri e verranno ultimati i test del nuovo caccia stealth di quinta generazione Т-50, progettato per assolvere a funzioni di superiorità aerea e di attacco. Inizialmente il programma del nuovo velivolo prevedeva le prime consegne alle forze armate russe già entro il 2016, ma la crisi economica e le modifiche apportate al progetto hanno spostato la data indicativa dell’entrata in servizio di circa un anno. Nel 2016 inizieranno comunque le consegne dei veicoli corazzati Armata, caratterizzati dalla presenza di una capsula universale blindata che ospiterà l’equipaggio equipaggiabile con diverse configurazioni per l’attacco, e con il trasporto di truppe e altre funzioni. Il prezzo unitario del carro armato Т-14 sarà di ben 350 milioni di rubli. Saranno, poi, avviate le forniture di nuovi mezzi bellici e le truppe russe saranno fornite di veicoli da combattimento della fanteria Kurganets-25, e veicoli da trasporto corazzato Bumerang. E nell’arco di quest’anno sarà ultimato lo sviluppo del nuovo sistema missilistico contraereo a media gittata S-350Ð Vityaz, dotabile di missili a medio e corto raggio. Tutto è rivolto al consolidamento del potenziale bellico delle forze nucleari strategiche, alla realizzazione dei programmi spaziali difensivi, all’aumento dell’efficienza dei sistemi per l’avvistamento di attacchi missilistici e per la difesa aerospaziale. Denis Fedutinov, esperto nel settore degli aeromobili a pilotaggio remoto, informa che i droni in dotazione alle forze armate russe saranno decuplicati. Secondo l’analista, si tratta soprattutto dei droni leggeri per la ricognizione costruiti dalle aziende russe, di cui il modello più diffuso è l’Ðirlan-10. Per il momento le forze armate russe, a differenza di quelle degli Stati Uniti e di altri Stati, non dispongono di droni da combattimento medi e pesanti, e come droni tattici vengono impiegati soprattutto gli aeromobili Forpost, assemblati in Russia su licenza israeliana.

Cocis

 

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