I centri di Ascolto del Disagio (CAD) sono libere associazioni di cittadini desiderosi di contribuire con la propria azione e il proprio impegno allo sviluppo sociale del Paese, rappresentando gruppi aperti dove ciascuno può offrire il proprio contributo. I CAD vogliono informare, promuovere e rappresentare sul territorio nazionale e locale gli interessi individuali e collettivi degli utenti dei servizi sociali. Si occupano della tutela degli aspetti preventivi dei diritti di natura sociale, quali il diritto alla sicurezza, chiarezza, trasparenza e qualità dei servizi anche tra i consumatori ed utenti. I cittadini meno abbienti sono tutelati dal CAD nel loro legittimo utilizzo del diritto alla difesa ed alla giustizia. I centri vengono costituiti e non fondati, perché non vi è infatti una distinzione fra soci fondatori e soci ordinari. Nascono e si sviluppano autonomamente su tutto il territorio nazionale e all’estero, presso le comunità italiane e non. Il Cad fu fondato nel 2007 dall’ingegnere Gerardo Rosa Salsano, ben conscio che l’Italia stava vivendo il forte disagio di una politica ormai lontana dalle esigenze della gente, creando, in contemporanea, come naturale corollario, il CAD Sociale. Ad oggi il CAD, che non vuole essere un Partito, è presente in tutte le Regioni d’Italia e all’estero, contando 150.00 iscritti in Italia ed oltre 300.000 in tutto il mondo. Importanti sono le missioni del Cad per evidenziare i fallimenti della maggior parte delle esperienze volute dal metodo occidentale nell’organizzazione di missioni e di progetti per la solidarietà internazionale. Questo fornisce un dato significativo, molto utile come primo approccio nell’aiuto concreto a popoli e regioni che naufragano in mari di povertà e degrado, partendo dall’immergersi nella realtà nella cultura e nelle tradizioni di un popolo. Comprendendo e concependo la solidarietà fornendo prima di tutto un supporto morale, senza condizionare in alcun modo i progressi e le scelte di chi poi deve continuare a vivere in loco. In ogni paese in cui il CAD opera vengono selezionati i volontari in base ai criteri che motivano una persona ad andare altrove a dare un supporto, e vengono scelti quindi in base alle proprie peculiarità e attitudini, nonché in base alla loro preparazione specifica ed alle loro conoscenze, sempre in base alle necessità del momento. E come primo requisito servirà la voglia di comunicazione, di condivisione di idee e di scambio di tradizioni, abitudini religiose e cultura. Il CAD lavora in questo momento per incrementare la ‘Piattaforma sociale di cooperazione Nord-Sud e Sud-Sud al servizio dello sviluppo sostenibile e della promozione delle energie rinnovabili in Africa’ per farsi promotrice contro il riscaldamento dell’ambiente e contro il sottosviluppo nel mondo. Saint Charbel, monaco e presbitero libanese, proclamato santo da Paolo VI nel 1977, definito il ‘Padre Pio’ del Libano, rappresenta per i CAD, il simbolo della riconciliazione religiosa del Mediterraneo. Il Libano martoriato dalla guerra esalta l’opera di un Santo che và oltre i propri territori, che penetra nella vita degli altri popoli determinando quella pax sociale e religiosa anche tra le famiglie appartenenti ad altre Religioni. Saint Charbel combatte per eliminare il disagio religioso, così come i CAD si battono per eliminare quello sociale e culturale. Fortemente significativa è la nomina a direttore generale del CAD del dr. Andrea Viscardi, già in precedenza direttore generale dall’Associazione Internazionale Italiani nel Mondo. Attualmente il dr.Viscardi è editore e direttore responsabile della testata ProgettoItalia.news, accrediata alla Camera ed al Senato ed in possesso di una web tv. In precedenza è stato direttore responsabile della testata ‘Il paese di Bologna’ e direttore della ‘Notte di Milano’. Andrea Viscardi è molto ben accreditato in contesti internazionali, frutto del suo impegno, destinato a svilupparli e stabilizzarli.
Cocis