MILANO. Sedici anni a Martina Levato, nove anni e quattro mesi ad Andrea Magnani. A tanto ammonta la condanna decisa dal giudice Roberto Arnaldi per aver aggredito – e sfigurato – Stefano Save e per tentata aggressione nei confronti di Giuliano Carparelli. Inutili le lacrime che hanno rigato il viso della Levato durante la lettura della sentenza. Un pianto forse liberatorio, più probabilmente di incredulità visto che al termine ha chiesto al suo avvocato, Alessandra Guarini, il perché dei 16 anni inflitti a lei “mentre a Magnani – avrebbe detto – solo nove anni e quattro mesi. Si sono accaniti contro di me”. Magari perché non era propriamente lui ad andare in giro a sfigurare la gente.
Comunque, quelle inflitte oggi sono state due pene ridotte, e di molto, rispetto alle iniziali chiesta dal pm Marcello Musso, rispettivamente di 29 e 14 anni. Il giudice ha poi deciso l’ammontare dei risarcimenti: un milione per Pietro Barbini più 100mila euro alla famiglia; un milione a Stefano Savi, più 100mila euro per la famiglia; 50mila euro come provvisionale sia al fotografo Antonio Carparelli che al giovane Antonio Margarito.
Amareggiata, la donna, è uscita dall’aula insieme al suo avvocato che, con rabbia e delusione, ha poi annunciato il ricorso in appello. “Si tratta di una condanna ingiusta – ha detto Guarini – che non fa bene alla giustizia”. Siamo infatti abituati a ben altro. La Levato, al termine della pena dovrà inoltre scontare 3 anni di libertà vigilata. Il giudice, però, ha assolto l’ex bocconiana dall’accusa di rapina del cellulare di Carparelli e Magnani dall’accusa di simulazione di reato. “E’ stata riconosciuta la sussistenza dell’associazione e quindi della banda dell’acido” ha commentato il pm Marcello Musso.
La condanna inflitta oggi soddisfa invece il pm Marcello Musso: “E’ stata riconosciuta – ha detto – la sussistenza dell’associazione a delinquere, quindi dell’esistenza della banda dell’acido e c’è quindi – ha poi aggiunto – soddisfazione da parte della procura, anche se le pene sono state inferiori alle mie richieste”. Della stessa opinione anche il padre di Stefano Savi, Alberto, lo studente di Economia alla Bicocca aggredito con l’acido sotto casa sua per uno scambio di persona: “Il risultato ha dato giustizia a mio figlio”.
La Levato era già stata condannata nel giugno dello scorso anno a 16 anni per l’aggressione a Pietro Barbini assieme al suo fidanzato Alexander Boettcher, condannato a 14 anni. Con la condanna di oggi Martina Levato si chiude la sua vicenda, così come Magnani, mentre per Boettcher è ancora aperto un processo con rito ordinario per le aggressioni a Savi e a Carparelli. zia a mio figlio”
Alessandro Moschini