epa05117270 Maria Sharapova of Russia plays a shot against Lauren Davis of the United States during their third round match on day five of the Australian Open tennis tournament in Melbourne, Australia, 22 January 2016. EPA/TRACEY NEARMY AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Sharapova vince il suo seicentesimo match. Vinci eliminata al terzo turno

ROMA. Maria Sharapova ha vinto il seicentesimo match in carriera battendo per 6-1 6-7 (5) 6-0 la statunitense Lauren Davis nel terzo turno degli Australian Open. “Wow, ho vinto 600 match? Mi state amichevolmente ricordando che sto invecchiando?”, ha detto la 28enne russa, numero 5 del mondo (ma è stata a lungo in vetta), ai giornalisti che le segnalavano il traguardo raggiunto. Prossima avversaria per la bella Masha, che contro la 22enne Davis (103) ha messo a segno 16 ace, la rampante 18enne svizzera Belinda Bencic (13), affermatasi per 4-6 6-2 6-4 sulla russa Kateryna Bondarenko. “Sarà dura. E’ una giovane tennista di talento che nella scorsa stagione ha giocato incredibilmente bene”, il giudizio della Sharapova sulla Bencic.

“Per ora sono felice di essere al quarto turno, avrò dall’altra parte una grande avversaria e farò di tutto per cercare di vincere l’incontro”, ha aggiunto la siberiana, che a Melbourne ha conquistato, nel 2008, uno dei suoi cinque titoli Slam. Nei quarti, poi, potrebbe incrociare Serena Williams, numero 1 del mondo e campionessa in carica, in una replica della finale dell’anno scorso: la 34enne statunitense non perde con lei dal 2004 e si è aggiudicata le ultime 17 sfide. Ma, per ora, la russa non guarda oltre il prossimo round e si concentra sulla vittoria n. 600: “Penso sia un numero di cui essere orgogliosi”.

Esce, invece, Roberta Vinci al terzo turno degli Australian Open, eliminata 0-6 6-4 6-4 dalla tedesca Anna-Lena Friedsam. La trentaduenne tarantina, n.13 del tabellone, ha dominato totalmente nel primo parziale per poi lasciarsi sorprendere dalla ventunenne n.87 al mondo.

Delusa, Roberta Vinci, dopo la sconfitta ha detto: “Certo è stata brava lei, ma io non ho giocato come so. Non sentivo più la palla, potevo fare certamente di più”. “Nel terzo set poi lei mi ha dato tante occasioni di rientrare e andare anche avanti ma non ho gestito bene i punti decisivi, quelli che fanno la differenza. Ero troppo remissiva, aspettavo troppo il suo errore”, ha concluso.

Circa Alessandro Moschini

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