La proposta di legge del Movimento cinque stelle sul reddito di cittadinanza e per l’introduzione del salario minimo orario resta, a tutt’oggi, in un limbo. Il testo, primo punto del programma elettorale del Movimento, depositato il 29 ottobre 2013 e sottoscritto da tutto il gruppo cinquestelle di Palazzo Madama è stato assegnato alla commissione Lavoro del Senato il 23 giugno 2015. E il 7 gennaio 2015 è iniziato il suo percorso ed è stato deciso il relatore, che è la senatrice Annamaria Parente del Pd ed è stato formato un comitato ristretto. Si tratta di una procedura per tentare di arrivare a un’intesa per far procedere il provvedimento. L’ultima riunione del comitato ristretto si è tenuta il 28 gennaio scorso. La commissione ha acquisito una serie di documenti e dati in materia. Il testo istituisce il reddito di cittadinanza finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale, a garantire il diritto al lavoro, la libera scelta del lavoro, nonché a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. Anche Sel e la Minoranza Pd sono d’accordo sulla proposta di istituire un reddito minimo di cittadinanza. Nel frattempo e arrivato il nuovo piano per la povertà del governo…
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