È stato Vergil Sevdalinov, un pregiudicato bulgaro, 33enne, ad inferire contro una connazionale 30enne: l’ha stordita, picchiata, violentata e sequestrata, a Milano. A salvarla un cliente.
Lo scempio disumano è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio, Sevdalinov ha rapito una giovane trentenne, in viale Forlanini, l’ha stordita, con un panno in faccia e l’ha portata in un cantiere abbandonatoin via Pitteri dove, l’avrebbe picchiata a calci, pugni e con una catena, poi l’ha violentata.
Sevdalinov, l’ha obbligata a prostituirsi in strada, per 11 giorni, fino all’arrivo del suo salvatore. Era in macchina di un cliente ed è scoppiata in lacrime, implorandolo di contattare un suo connazionale che l’ha accompagnata poi a denunciare il fatto.
Le indagini della Squadra mobile di Milano, hanno verificato che Sevdalinov ha provato a contattare il connazionale che aveva aiutato la ragazza. L’uomo, era già stato condannato nel 2008 a 7 anni per i reati di sequestro di persona, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione, le stesse accuse che gravano oggi sul conto.
Emilia Napolitano