Prosegue la visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, negli Stati Uniti dove ha parlato alla ‘Columbia University’ di New York: ‘Il terrorismo è la minaccia più dirompente che le nostre società stanno affrontando. L’antitesi stessa delle fondamenta sulle quali poggiano le nostre società. Daesh, nella sua declinazione concreta è la negazione di ogni quadro giuridico nel quale i diritti della persona trovino garanzia nella supremazia della legge, ed è la negazione dello Stato di diritto. Le conseguenze di questa barbarie le abbiamo purtroppo avute di fronte ai nostri occhi nelle nostre stesse città, e nelle immagini delle terribili esecuzioni di esseri umani inermi. Una minaccia che non ha confini, che si alimenta di un’irrazionale pulsione distruttiva e di una serie di insidiosi anti-valori’. Il presidente della Repubblica ha parlato anche del tema dei migranti. Il fenomeno, ha detto, più grave dalla seconda guerra mondiale e le risposte basate su non lungimiranti considerazioni di mera politica interna, i muri e i fili spinati eretti per proteggersi e deviare il traffico, non ci metteranno in condizione di gestire un fatto di dimensioni epocali, non destinato ad esaurirsi nel breve volgere di qualche anno: ‘L’Europa ha la possibilità di assorbire i profughi con una gestione saggia e basterà vedere quello che hanno fatto negli anni gli Stati Uniti o quello che stanno facendo Paesi come il Libano. I leader europei probabilmente erano impreparati a un afflusso così subitaneo, ma i migranti possono costituire una risorsa preziosa per Paesi come l’Italia, ad alto tasso di invecchiamento’. Rispondendo a uno studente il Capo dello Stato si espone in modo netto sulla trasformazione del Senato, su cui gli italiani saranno chiamati a pronunciarsi nel referendum di ottobre. La riforma del Senato influirà su efficienza e velocità delle decisioni del Governo con la capacita di governare i problemi quando nascono e non dopo: ‘Dopo anni di dibattito il Parlamento sta per approvare un’importante riforma della Costituzione che trasforma il ruolo del Senato da seconda Camera politica, con le medesime attribuzioni della Camera dei deputati, in Assemblea rappresentativa delle Regioni e dei poteri locali’. Mattarella ha citato anche altri importanti provvedimenti, su mercato del lavoro, scuola, pubblica amministrazione, fisco, previdenza e giustizia, in parte realizzati e in parte in corso. Poi ha messo in relazione il pacchetto di riforme con la ripresa economica: ‘Si tratta di prassi che stanno consentendo un significativo recupero di efficienza e di competitività per il nostro Paese, la cui economia, non a caso è tornata a crescere nel 2015 e, secondo le previsioni più attendibili, consoliderà questa dinamica positiva nel 2016’. Mattarella difende anche la piena legittimità del Parlamento: ‘Non mi risulta che sia pieno di indagati. Ce ne sono alcuni, ma la grande maggioranza non lo è’.
Cocis