“Credo che il ciclo vincente di Allegri alla Juventus possa proseguire”. Non crede alle sirene d’Oltremanica che danno il tecnico livornese sulla panchina del Chelsea la prossima stagione l’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta. “Credo di interpretare le sue volontà come da lui stesso esplicitato -prosegue il dirigente bianconero ospite di ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento-. La Juve rappresenta un punto di arrivo ed uno dei grandi club mondiali per quanto mostrato nella sua storia, non sarà facile trovare un club più forte della Juve a meno che non consideri finito un ciclo”.
E su un eventuale ritorno in futuro di Conte alla Juve aggiunge: “Conte nella Juve ha conquistato tanti successi ed è stato diversi anni; il calcio brucia tutto velocemente ed è difficile che un allenatore resti tanti anni. E’ stato 3 stagioni ed è normale che il ciclo tendesse a concludersi, la reciproca decisione è nata dal fatto che forse cercava stimoli diversi. Il rapporto è rimasto ottimo, è un ottimo allenatore di cui si parla per club di vertice di Premier, auspico che possa raccogliere tanti successi quanti raccolti con noi. Mai dire mai, ma oggi i presupposti che Allegri resti ci sono tutti e speriamo che rimanga ancora per tanti anni”.
Spazio poi al mercato, a partire da Pogba: “Ce lo teniamo stretti, è un grande giocatore e può dare ancora tanto alla causa juventuna, è un 1993 ed è normale che abbia alti e bassi fanno, parte della maturazione ma va apprezzato per le qualità che dimostra. Pogba è un asset importante del club, la Juve vuole continuare a vincere e per farlo si deve avere una squadra di grande qualità -prosegue il dirigente bianconero che aggiunge-. Dybala è stata una scelta ponderata ma rischiosa, abbiamo investito tanti milioni, sapevamo di aver scelto un talento che poteva rappresentare il futuro del club”.
Altro capitolo quello del riscatto di Cuadrado. “Questa estate abbiamo colto una opportunità prendendolo a titolo temporaneo, avendo un gentleman agreement col Chelesa, è un giocatore che rappresenta una variante in più per Allegri, uno che può dare un contributo straordinario nel corso della gara. Riteniamo che la vittoria dei campionati porti un incremento del fatturato, è stata una nostra scelta, abbiamo rinunciato a diverse opportunità come quelle i 20 milioni per Rugani e i 30 per Zaza -aggiunge Marotta-. Cavani? Ha fatto benissimo in Italia e sta facendo bene anche nel Psg, è un giocatore appetibile ma in questo momento non ci stiamo pensando. In Italia siamo in un momento di involuzione e nessuna squadra si può permettere ingaggi faraonici e quello di Cavani è molto importate”.
“Credo che il ciclo vincente di Allegri alla Juventus possa proseguire”. Non crede alle sirene d’Oltremanica che danno il tecnico livornese sulla panchina del Chelsea la prossima stagione l’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta.
“Credo di interpretare le sue volontà come da lui stesso esplicitato -prosegue il dirigente bianconero ospite di ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento-. La Juve rappresenta un punto di arrivo ed uno dei grandi club mondiali per quanto mostrato nella sua storia, non sarà facile trovare un club più forte della Juve a meno che non consideri finito un ciclo”.
E su un eventuale ritorno in futuro di Conte alla Juve aggiunge: “Conte nella Juve ha conquistato tanti successi ed è stato diversi anni; il calcio brucia tutto velocemente ed è difficile che un allenatore resti tanti anni. E’ stato 3 stagioni ed è normale che il ciclo tendesse a concludersi, la reciproca decisione è nata dal fatto che forse cercava stimoli diversi. Il rapporto è rimasto ottimo, è un ottimo allenatore di cui si parla per club di vertice di Premier, auspico che possa raccogliere tanti successi quanti raccolti con noi. Mai dire mai, ma oggi i presupposti che Allegri resti ci sono tutti e speriamo che rimanga ancora per tanti anni”.
Spazio poi al mercato, a partire da Pogba: “Ce lo teniamo stretti, è un grande giocatore e può dare ancora tanto alla causa juventuna, è un 1993 ed è normale che abbia alti e bassi fanno, parte della maturazione ma va apprezzato per le qualità che dimostra. Pogba è un asset importante del club, la Juve vuole continuare a vincere e per farlo si deve avere una squadra di grande qualità -prosegue il dirigente bianconero che aggiunge-. Dybala è stata una scelta ponderata ma rischiosa, abbiamo investito tanti milioni, sapevamo di aver scelto un talento che poteva rappresentare il futuro del club”.
Altro capitolo quello del riscatto di Cuadrado. “Questa estate abbiamo colto una opportunità prendendolo a titolo temporaneo, avendo un gentleman agreement col Chelesa, è un giocatore che rappresenta una variante in più per Allegri, uno che può dare un contributo straordinario nel corso della gara. Riteniamo che la vittoria dei campionati porti un incremento del fatturato, è stata una nostra scelta, abbiamo rinunciato a diverse opportunità come quelle i 20 milioni per Rugani e i 30 per Zaza -aggiunge Marotta-. Cavani? Ha fatto benissimo in Italia e sta facendo bene anche nel Psg, è un giocatore appetibile ma in questo momento non ci stiamo pensando. In Italia siamo in un momento di involuzione e nessuna squadra si può permettere ingaggi faraonici e quello di Cavani è molto importate”.