Parte oggi la stretta sui migranti annunciata dall’Austria e sulla quale ieri si è consumato un duro scontro tra Vienna e l’Ue al Consiglio europeo, con Bruxelles che ha definito “illegali” le misure sui tetti giornalieri sull’accoglienza e sul transito dei richiedenti asilo. Il cancelliere austriaco Werner Faymann, malgrado le critiche, la notte scorsa ha assicurato che il suo Paese sarebbe andato avanti nell’applicazione delle misure annunciate. Tuttavia al momento, riferisce l’Associated Press, non ci sono arrivi di migranti a Spielfeld, il principale valico di frontiera con la Slovenia: secondo Fitz Grunding, un portavoce della polizia citato dall’Ap, il motivo sarebbe il cattivo tempo che ha interessato l’Egeo nei giorni scorsi frenando così il flusso di persone in arrivo.
Il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizière ha ammonito i Paesi europei dall’adottare nell’emergenza profughi misure a scapito della Germania, minacciando in tal caso reazioni. “Nel caso in cui alcuni Paesi dovessero tentare di trasferire i problemi comuni unilateralmente e sulle spalle dei tedeschi lo troveremmo inaccettabile e sarebbe incassato da parte nostra alla lunga non senza conseguenze”, ha detto il ministro senza concretizzare la minaccia.