L’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, rischia due processi

L‘ex sindaco di Roma Ignazio Marino rischia due processi per le inchieste sul caso-scontrini e sulla gestione della sua onlus ‘Imagine’. La Procura di Roma ha infatti notificato a Marino due avvisi di chiusura indagine, atti che preludono alla richiesta di rinvio a giudizio, per le vicende delle spese effettuate con la carta di credito del Comune di Roma e dei contratti di consulenza della Onlus. Il caso scontrini scatenò una bufera su Marino che poi decadde dopo le dimissioni di massa dei consiglieri di maggioranza. L’indagine sugli scontrini vede indagato Marino per il reato di peculato e falso. In totale è di circa 13 mila euro la spesa effettuata, tra il 2013 e il 2015, da Marino con la carta di credito intestata al Comune per 56 cene, a cui parteciparono anche suoi amici. Quando il caso scontrini deflagrò Marino decise di restituire alla casse comunali circa ventimila euro. Nella vicenda della Onlus, creata nel 2005 e che aveva come obiettivo quello di fornire aiuti sanitari in Sudamerica e Africa, Marino è indagato assieme ad altre tre persone per concorso in truffa. All’ex sindaco la Procura contesta di avere, in qualità di legale rappresentante della ‘Imagine’, predisposto la certificazione di compensi fittizi riferiti a prestazioni fornite da collaboratori, inducendo in errore l’Inps. Nella prima inchiesta, come si diceva, quella sugli scontrini, i reati ipotizzati sono di peculato e falso, mentre nella seconda l’accusa contestata è quella di truffa. Il primo procedimento, affidato al pubblico ministero Roberto Felici, si riferisce alle 56 cene avvenute tra il 2013 e il 2015, consumate non solo a Roma ma anche a Genova, Torino e Firenze. L’accusa di falso, invece, si riferisce al fatto che Marino impartì ai componenti della sua segreteria di preparare dichiarazioni giustificative delle spese sostenute inserendovi indicazioni non veritiere tese ad accreditare la presunta natura istituzionale dell’evento apponendo in calce alle stesse la sua firma.   ‘Mi sono sempre mosso nel pieno rispetto della legalita’ ed e’ per questo che continuero’ ad impegnarmi per Roma’, ha commentato Marino il quale ha spiegato che la Procura ha contemporaneamente notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari con riguardo alla nota vicenda concernente 12.716,10 euro di spese di rappresentanza per 56 cene occorse nei 28 mesi di mandato come sindaco della Capitale e con riguardo alla vicenda della Onlus Imagine.

Cocis

 

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