Si tratterebbe di un dipinto di Michelangelo, la “Crocifissione” esposto da ieri a Treviso alla mostra ‘El Greco’.
Secondo Lionello Puppi, professore emerito di Ca’ Foscari, curatore della rassegna e titolare dell’attribuzione a Buonarroti, il “Cristo in croce” del 1530, olio magro su tavola lignea, sarebbe compatibile con un disegno conservato a Londra, un disegno preparatorio ospitato al British Museum.
“Analisi diagnostiche del lavoro indicano la compatibilità stilistica con Michelangelo. Dopo mesi e ricerche non ho dubbi. Quest’opera la si cercava da anni” ha spiegato Puppi.
Di parare contrario, Vittorio Sgarbi che commenta “è una bella illusione, è vittima di una seduzione che ha toccato molti studiosi. Questa è solo una delle almeno dieci versioni esistenti”.
Proseguendo gli studi di ricerca, Puppi ufficializzerà la scoperta alla comunità scientifica in autunno. Intanto, aleggia un alone di scetticismo tra gli esperti.