Matteo, 8 anni, e la parola ‘petaloso’ accettata dall’Accademia della Crusca

Alle scuole elementari di Copparo la parola ‘petaloso’, inventata dal piccolo Matteo di una classe terza, farà parte del vocabolario approvato dell’Accademia della Crusca, visto il riconoscimento che l’accademia fiorentina ha dato allo studente. Tutto è nato da un lavoro sugli aggettivi, ricorda sul sito delle Nuova Ferrara la maestra Margherita Aurora che insegna nella classe terza della scuola elementare Marchesi di Copparo, insegnate diventata caso nazionale per aver lanciato le ‘Dieci regole per non fare i compiti durante le vacanze’. Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi, spiega la maestra, un mio alunno ha scritto di un fiore che era ‘petaloso’. La parola, benché inesistente, mi è piaciuta, così ho suggerito di inviarla all’Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo. Una grande soddisfazione per la maestra Margherita Aurora e la classe terza della scuola elementare Marchesi di Copparo. ‘La parola che hai inventato’, si legge nella lettera mandata dall’Accademia della Crusca, è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo. Tu hai messo insieme petalo + oso, petaloso, pieno di petali , con tanti petali. Allo stesso modo in italiano ci sono pelo+oso, peloso, pieno di peli, con tanti peli e ancora coraggio+oso, coraggioso, pieno di coraggio’. Ma, l’aggettivo petaloso esisteva già. Non come parola di uso comune in italian0 ma in diversi trattati di botanica del Seicento. La segnalazione arriva via Twitter da Victor Rafael Veronesi, trentenne appassionato di arte e storia che ha recuperato un antico testo del botanico e farmacista inglese James Petiver in cui il fiore del peperoncino, la pimenta, viene definito ‘petaloso’. Si tratta del libro ‘Centuriae Decem Rariora Naturae’, un registro di specie animali, vegetali e fossili scritto tra il 1693 e il 1703 con termini latini e italiani. Un precedente curioso, soprattutto perché l’autore Petiver era considerato un bravo botanico ma un pessimo latinista: nonostante fosse membro della Royal Society, la prestigiosa associazione scientifica britannica, i colleghi lo accusavano di non padroneggiare del tutto la lingua degli eruditi. Insomma, anche nel suo caso ‘petaloso’ potrebbe essere stato un simpatico errore.

Cocis

 

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