E’ legittimo il sistema sanzionatorio relativo alla coltivazione di cannabis per uso personale. Lo ha deciso la Corte costituzionale, che ha dichiarato “non fondata” la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Brescia “sul trattamento sanzionatorio della coltivazione di piante di cannabis per uso personale”. La decisione, riferisce la Consulta, è riferita all’art. 75 del testo unico in materia di stupefacenti ed è stata assunta nel solco delle sue precedenti pronunce in materia.
La questione era nata dalla Corte di Appello di Brescia che, con una propria ordinanza, aveva posto alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale delle disposizioni dell’art. 75 D.P.R. n. 309/90, nella parte in cui escludono tra le condotte suscettibili di sola sanzione amministrativa, qualora finalizzate al solo uso personale dello stupefacente, la condotta di coltivazione di piante di cannabis, in relazione ai principi di ragionevolezza, uguaglianza e di offensività, quali ricavabili dagli articoli 3, 13,25 e 27 della Carta costituzionale.