Giorgia Meloni si candida a sindaco di Roma. Sono venuta ad annunciare dopo attenta e accurata riflessione, ha detto la leader di Fratelli d’Italia davanti al Pantheon, che ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma perché bisogna tornare all’orgoglio di essere romani. Prima c’era l’orgoglio di essere cittadino romano, ora si pensa ai topi, a mafia capitale e sono spaventata che i cittadini non ci credano più. Bisogna tornare all’orgoglio di dire ‘civis romanus sum’, bisogna alzare la testa. Credo che una donna debba scegliere liberamente, nessun uomo può dire ad una donna cosa deve fare o non fare. Per questo ho scelto di scendere in campo anche se incinta. E Roma ha come simbolo una lupa che allatta due gemelli. Avrei preferito godermi i mesi più belli per una donna in un altro modo, ma ho sempre considerato che se non ci fosse stata un’opzione migliore la mia candidatura sarebbe stata in campo: ‘Non ci sarà l’ombra di Alemanno, i romani sanno che non c’è nessun rapporto con Alemanno che sta fondando un nuovo movimento alternativo a FdI. Ci sarà discontinuità rispetto agli errori del passato’. Laura Bianconi, vicepresidente del Gruppo Area Popolare in Senato entra immediatamente nel merito della candidatura della Meloni: ‘Noi donne abbiamo risorse infinite che solo uomini pieni di pregiudizi non riescono a intravedere. Siamo ‘multitasking’ e per questo in grado di fare piu’ cose nello stesso momento, come gestire la casa, accudire i figli e nel frattempo lavorare, anche con incarichi dirigenziali e istituzionali e rappresenta per noi la normalita’. Per questo trovo stucchevoli tutte queste chiacchiere su Giorgia Meloni. Magari qualcuno lo dicesse anche a Berlusconi, che forse non ha avuto la fortuna di incontrare le donne giuste. In Italia c’e’ ancora questa brutta abitudine di giudicare l’operato delle donne in chiave maschilista con un retaggio culturale insopportabile, da respingere con forza. Evviva, dunque, le donne che si mettono in gioco, in ogni campo, e solidarieta’ a quante rinunciano perche’ vittime di strumentalizzazioni, come nel caso di Patrizia Bedoni che ha ritirato la propria candidatura a sindaco di Milano per il Movimento 5 Stelle’. Giorgia Meloni ha poi fatto un appello a Guido Bertolaso: ‘Il tuo curriculum è valore aggiunto, dacci una mano, vieni qui, lavoriamo ancora insieme, non sei riuscito a tener compatta la coalizione e a scaldare il cuore dei romani. Ti dico di non farti strumentalizzare, si può fare ancora insieme. Non mi interessa la leadership del centrodestra, mi interessano i romani. Voglio fare un appello a Salvini, a Berlusconi e a tutto il campo del centrodestra per essere aiutata a non lasciare Roma ai 5 stelle. Vinciamo insieme, si può fare’. A chi le chiede quale potrebbe essere un suo primo provvedimento, Meloni risponde: ‘Distribuire servizi sociali secondo anzianità di residenza, prima ai romani’. Bertolaso, a sua volta, risponde: Non mi ritiro, vado avanti come una ruspa. Io tradito dalla candidatura della Meloni? I politici hanno un’idea e il giorno dopo la cambiano. Io non sono un politico ma un tecnico, sono stati loro tre a chiedermi di candidarmi e io l’ho fatto ed ora vado avanti come mi avevano chiesto due mesi fa e vado avanti come una ruspa. Io scriverò a Giorgia e continuerò a volerle bene e le manderò sette rose rosse’. Berlusconi, a quanto pare, continua a non sentirsi sconfitto dalla candidatura della Meloni e dal voltafaccia di Salvini, non cogliendo che non gli viene riconosciuta la leadership del Centrodestra: ‘Avanti con Bertolaso, vincerà’ . Ho quasi la certezza che vincerà al primo turno con la sua lista civica che sarà affiancata da quella di Forza Italia, e non arretrerò rispetto alla sua candidatura. Abbiamo impiegato mesi per convincere il dottor Bertolaso a mettere da parte i programmi che aveva, tra l’altro insieme a me, di costruzione di ospedali nei Paesi poveri e di dedicarsi alla sua città, che è la Capitale, che è in una situazione di degrado dopo anni di mal governo. Con tutti gli altri leader del centrodestra lo abbiamo convinto, lo abbiamo confermato con dichiarazioni pubbliche comuni, improvvisamente ci sono questi cambiamenti. Purtroppo devo prendere atto che c’è gente che cambia idea al cambiar della temperatura e dell’umidità’. Quanto a Salvini, Berlusconi ha affermato: ‘Penso che si sia fatto mal consigliare dai suoi, e si sia fatto trascinare in una logica di scontro locale. I leghisti di Roma sono tutti ex fascisti quindi hanno vecchie liti tra loro che sfociano tutti i giorni. Credo invece che avere un buon sindaco sia quello che interessa i romani. Quindi avendo trovato un fuoriclasse come Bertolaso, mi sembra assurdo cambiare ipotesi. Se qualcuno ha cambiato idea saranno i romani a trarre le conclusioni’. Berlusconi ha detto di non temere che la presenza di piu’ candidati di centrodestra porti alla sconfitta: ‘Abbiamo una lunga campagna davanti. Bertolaso pian piano verrà conosciuto da tutti i romani per tutte le grandi cose che ha fatto. I romani, che come tutti gli italiani in questo momento sono disgustati dalla politica, non guarderanno alle loro simpatie politiche ma al proprio bene, e cioè avere qualcuno che possa togliere la loro città dal degrado’. Nel caos imperante nel centrodestra, trova terreno fertile una nuova boutade, quella del sindaco di Verona, Flavio Tosi: ‘La genesi della candidatura di Meloni sarebbe stata lineare se avesse deciso di candidarsi a Roma al primo incontro con Berlusconi e Salvini. E invece quel che è successo è riassumibile nella parola ‘slealtà’. Lei e Salvini hanno detto di sostenere Bertolaso e poi hanno fatto di tutto per indebolirlo e ora è chiaro che era tutto combinato per arrivare proprio a questo risultato. Questo è un modo molto brutto di fare politica e penso che gli elettori di centrodestra siano disgustati. Sto pensando di candidarmi a sindaco di Roma. Oggi non conta di dov’è il sindaco, conta che uno il sindaco lo sappia fare e io l’ho dimostrato. Come dice Berlusconi serve un uomo del fare e, del resto, sono segretario di un movimento che si chiama Fare!’. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è chiarissimo: ‘Adesso si incomincia a lavorare pancia a terra ma siamo ancora disponibili ad accogliere chi ci vuole seguire. Forza Italia, se cambia idea, ben venga. I nostri candidati devono avere come priorità la sicurezza, perché una cosa è certa e dice che gli italiani vogliono vivere in città sicure. Mi dispiace di avere un po’ litigato, in questi giorni, con Silvio Berlusconi a cui avevo chiesto di candidare persone nuove, pulite, ma lui fa fatica a capire come questo sia importante. Pazienza, vuol dire che per ora andiamo da soli dove necessario.
Cocis