BOLOGNA. Trent’anni. La Corte di assise di appello di Bologna, presieduta dal giudice Pierleone Fochessati, ha confermato la condanna inflitta dal Gup a Giulio Caria, muratore sardo di 37 anni a processo per l’omicidio aggravato della compagna convivente Silvia Caramazza. Il corpo della commercialista fu trovato in un congelatore nell’appartamento di viale Aldini dove la coppia viveva, il 25 giugno 2013. La donna era stata uccisa tra l’8 e il 9, con piú colpi di un oggetto contundente. Caria fu fermato in Sardegna, due giorni dopo la scoperta del cadavere. In carcere a Pesaro, non ha presenziato al giudizio di secondo grado dove era assistito da un difensore d’ufficio, Monica Varricchio.
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