Il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini (C), posa per una foto con alcuni manifestanti al corteo milanese nel giorno dello sciopero nazionale di Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, Milano, 20 aprile 2016. ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO

Sciopero dei metalmeccanici per il contratto

Sciopero generale dei metalmeccanici oggi di 4 ore a livello nazionale a sostegno della vertenza contrattuale. L’obiettivo, spiegano i sindacati, è di far cambiare idea a Federmeccanica rispetto alla proposta sul salario, ritenuta da loro inaccettabile perché riconoscerebbe aumenti del contratto nazionale solo al 5% dei lavoratori, e quindi di riprendere al più presto la trattativa per arrivare al rinnovo, che riguarda 1,6 milioni di lavoratori. Landini sarà a Milano, Bentivogli a Napoli e Palombella a Reggio Emilia, per un presidio anche nella città dove ha sede il gruppo che fa riferimento al presidente di Federmeccanica. Una scelta simbolica, è stato spiegato, oltre alle due città, una al nord e l’altra al sud in cui ci saranno i cortei principali. Il governo dovrebbe fare un provvedimento urgente per defiscalizzare gli aumenti dei contratti nazionali di lavoro, è la richiesta del segretario generale della Fiom Maurizio Landini: ‘Il governo ne ha fatte già abbastanza a favore delle imprese ed ora servirebbe una defiscalizzazione degli aumenti contrattuali non solo dei metalmeccanici, perché molte categorie sono senza contratto nazionale. E parlo di milioni di persone’. Il punto a questo punto è un altro perché ci chiede se alla riapertura delle trattative, Fim Fiom e Uilm arriveranno con una proposta comune e condivisa o continueranno sulla strada delle due piattaforme separate. A livello nazionale, l’adesione allo sciopero del primo turno secondo Fiom, Fim e Uilm ha superato il 75%. La protesta è stata supportata anche da Cgil, Cisl e Uil, con dichiarazioni dei rispettivi segretari generali. Susanna Camusso (Cgil): ‘Il governatore di Bankitalia dovrebbe essere letto con più attenzione dalle associazioni imprenditoriali che ai tavoli dei meccanici e della grande distribuzione stanno teorizzando la riduzione della retribuzione’. Annamaria Furlan (Cisl)a ferma: ‘Speriamo che Federmeccanica ritorni sui suoi passi ed accolga le proposte dei sindacati in modo da chiudere rapidamente il rinnovo del contratto di lavoro’. Carmelo Barbagallo della Uil è invece risoluto: ‘O Federmeccanica cambia la sua posizione o continueremo le azioni di lotta’. In realtà alle 12 non erano ancora stati diffusi dati sull’adesione allo sciopero, né dal sindacato né da Federmeccanica. Significativi alcuni passaggi del discorso di Maurizio Landini: ‘Questo non è il contratto della divisione ma di un nuovo processo unitario per il sindacato nel nostro Paese’.

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