Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del partito riuniti per due ore a palazzo Grazioli avrebbero dovuto sciogliere il ‘nodo’ Roma e decidere se continuare a sostenere Guido Bertolaso oppure convergere su Giorgia Meloni. E invece il vertice si è concluso con un nulla di fatto, o meglio, con il mandato al Cavaliere di incontrare gli alleati (Salvini e Meloni in primis) per tentare di trovare una soluzione unitaria. Di fatto Guido Bertolaso resta ancora ufficialmente in campo così come Giorgia Meloni taglia ufficialmente il nastro per la partenza ufficiale della sua campagna elettorale. La riunione a via del Plebiscito si è aperta con l’ex premier che ha lasciato la parola ai big del suo partito. Quello che è emerso sono state due linee: da un lato chi come Paolo Romani e Giovanni Toti era a favore del sostegno alla Meloni per evitate fratture del centrodestra , dall’altro il ‘fronte’ di chi come Antonio Tajani ha invece controbattuto sottolineando che convergere sulla leader di Fdi sarebbe una ‘resa’ a Salvini. Non sarebbero mancati attimi di tensione anche nella stesura del documento finale che poi non è stato più diramato. A quel punto si è deciso che la ‘palla’ dovesse tornare nelle mani del Cavaliere a cui è stato dato mandato di sentire tutti compreso Storace e Marchini per tentare di trovare un exit strategy. La decisione potrebbe non essere presa nemmeno nella giornata di oggi. Nel frattempo Bertolaso, che per tutto il tempo del comitato di presidenza azzurro è stato a palazzo Grazioli, senza partecipare alla riunione, continua ad essere in campo.
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