Se si votasse oggi per la Casa Bianca Hillary Clinton batterebbe Donald Trump staccandolo di sei punti (47% a 41%), anche se il vantaggio si è ridotto nelle ultime settimane, visto che lo scorso mese infatti l’ex first lady era avanti di 10 punti. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio di New York Times/Cbs, che mette anche in evidenza come la grande maggioranza degli elettori repubblicani chiede che i leader del partito si uniscano dietro Trump in vista della convention di luglio. Hillary e’ comunque spaventata dai sondaggi, che vedono la progressiva rimonta di Donald Trump, e dal rilancio della sfida da parte del suo rivale democratico Bernie Sanders, che ha ipotizzato di assegnare la nomination escludendo i superdelegati, ossia i dirigenti del partito. Dopo averla gia’ superata in alcune singole rilevazioni, il magnate ha superato per la prima volta l’ex segretario di Stato anche nella media dei sondaggi di RealClearPolitics: 43,4% contro 43,2%. Un vantaggio di soli 0,2 punti percentuali ma che conferma una tendenza recente. Anche un sondaggio targato Wall Street Journal/Nbc News indica che il tycoon ha ridotto il distacco: 46% a 43%, un dato che rappresenta il margine piu’ basso dopo il vantaggio di 11 punti che l’ex first lady aveva in aprile e che segna il suo primo calo sotto il 50% in un possibile duello con Trump. Sondaggi da prendere con le pinze, visto che quelli su scala nazionale valgono poco in elezioni presidenziali dove conta vincere i singoli stati e perche’ Hillary sconta ancora la concorrenza di Sanders, mentre i repubblicani hanno cominciato a fare quadrato sul loro unico candidato, anche se restano alcune resistenze e opposizioni, pure tra i maggiori finanziatori del partito repubblicano, come ha evidenziato il Nyt in una sua inchiesta. Ma per l’ex first lady si tratta di segnali preoccupanti, in una gara dove condivide con Trump un rating sfavorevole di quasi il 60%: una cosa mai successa nella storia delle presidenziali moderne. Praticamente oggi l’America andrebbe al voto con una maggioranza a cui non piace nessuno dei due probabili candidati, mobilitata solo dall’obiettivo di non far vincere l’avversario. Secondo un sondaggio targato Washington Post-Abc News, quasi 6 elettori registrati su 10 hanno una impressione negativa di entrambi i candidati, anche se all’ex segretario di stato viene riconosciuta una esperienza superiore, nonche’ il temperamento e la personalita’ per essere presidente, mentre il tycoon, pur essendo visto come non qualificato dalla maggioranza degli adulti, ha un forte appeal come outsider che puo’ cambiare le cose a Washington. Mai nella storia di un sondaggio Post-Abc i due presunti candidati sono stati visti cosi’ negativamente. Entrambi hanno un rating sfavorevole del 57% (di cui il 46% fortemente sfavorevole per la Clinton e il 45% per il magnate) e un rating favorevole del 41% per l’ex segretario di stato e del 40% per il re del mattone.
Cocis