I tappi di sughero delle bottiglie di vino rivivono nelle opere d’arte. La raccolta dei tappi, iniziata in occasione di Vinitaly 2015, a Verona, è stata affiancata da un programma a doppia valenza, da un lato ha coinvolto associazioni per la produzione di oggetti di uso quotidiano, dall’altro lato ha sviluppato scuole d’arte e design, università e artisti con l’inaugurazione di mostre con pezzi unici, fino ad ottenere un riconoscimento come il ‘Premio Gavi – La Buona Italia 2016’.
“Il sughero è il materiale deputato per antonomasia ai tappi del vino ed è particolarmente adatto al riciclo, come il vetro delle bottiglie. Moltiplicare le vite del sughero è solo attenzione per l’ambiente, è anche espressione di una sensibilità sociale connaturata al patrimonio genetico dell’Associazione italiana Sommelier”- ha detto il presidente dell’Ais, Antonello Maietta, commentando la consegna del ‘Premio Gavi – LA BUONA ITALIA 2016′ , Menzione speciale per l’innovazione ad AIS grazie al progetto “BiancoRossoGreen’. Tale progetto nasce con lo scopo di raccogliere per poi riciclare o riutilizzare il sughero usato per la chiusura delle bottiglie.
Il Premio Gavi, giunto alla seconda edizione, è dedicato alla ‘Filiera della Bellezza’, in quanto vengono premiati i migliori progetti che si sono distinti per aver valorizzato il mondo del Vino e del Cibo italiani alle Arti e alla Cultura, è promosso dal Consorzio Tutela del Gavi, con il patrocinio di Miapaaf, Fedeculture, Touring Club Italiano, CeSTIT Centro Studi per il Turismo dell’Università.