Un esercito di quasi 55 milioni di vacanzieri, di cui la metà stranieri, disseminati tra alberghi, pensioni, campeggi, villaggi turistici, agriturismi, ostelli, bed & breakfast e alloggi in affitto in tutta Italia. Arriva l’estate, che da sempre fa la parte del leone del turismo italiano, e i dati, fotografati da Federalberghi, fanno ben sperare: da giugno a settembre si registreranno un totale di 235,7 milioni di pernottamenti, che equivalgono al 50% degli arrivi annui e al 61% delle notti dormite.I turisti stranieri generano quasi il 51% degli arrivi estivi (27,9 milioni), quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era infatti al 46% nel 2010), mentre il numero degli italiani è rimasto pressoché stabile. La Germania è di gran lunga il principale mercato italiano con 6,2 milioni di arrivi e 34,7 milioni di presenze durante l’estate, seguita dagli Stati Uniti (2,4 milioni di arrivi e 5,9 di presenze) e dalla Francia (quasi 2 milioni di arrivi e 6,8 di presenze). Per quanto riguarda i flussi interni la Lombardia è la regione che offre il maggior contributo all’economia delle vacanze estive con 6 milioni di arrivi, seguita dal Veneto con 2,5 milioni e dal Lazio con 2,4 milioni. Sul fronte occupazionale durante l’estate le imprese del turismo diventano una vera e propria ‘fucina’ dando lavoro a poco più di 1,1 milioni di dipendenti, con un picco nel mese di agosto pari a circa 1,12 milioni. Il comparto alberghiero è quello che risente maggiormente della stagionalità con un numero di dipendenti ad agosto pari a 316 mila unità che risulta più che doppio (+111%) rispetto per esempio al mese di novembre (quando gli occupati sono 150 mila). La regione con più lavoratori è la Lombardia con circa 171 mila dipendenti, seguita dall’Emilia Romagna (113 mila), dal Veneto (108 mila) e dal Lazio (104 mila). Il valore aggiunto prodotto ogni anno dalle attività connesse al turismo è di circa 171 miliardi, pari all’11,8% del prodotto interno lordo che evidenzia la necessità di un forte impegno pubblico e privato.