Prima l’apertura del ministro del Welfare, Elsa Fornero. Ora la richiesta esplicita della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati a rivedere la perequazione automatica delle pensioni. L’organo di Montecitorio, nel dare parere favorevole alla manovra, chiede al Governo Monti di garantire la perequazione automatica sulle pensioni fino a tre volte il minimo. L’adeguamento automatico delle pensioni all’inflazione per il periodo 2012-2013 passerebbe dagli attuali 976 euro, come previsto in manovra, ai 1.400 euro. Un tetto che coinvolgerebbe una elevata fetta di pensionati. “Per quanto riguarda la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici di cui all’articolo 24, comma 25 – scrive la Commissione Lavoro – si valuti la possibilità di garantire una forma di copertura rispetto all’andamento del costo della vita anche ai trattamenti compresi tra due e tre volte il minimo”. Resta il problema della copertura. E si parla di una somma che potrebbe sfiorare i 4 miliardi di euro. Secondo la Commissione i soldi si potrebbero trovare attraverso un contributo di solidarietà a carico delle pensioni più alte (sia attraverso una revisione in aumento della quota di prelievo per quelle pari almeno a venti volte il minimo Inps, sia attraverso un abbassamento dell’importo delle pensioni a cui si applica il contributo). Oppure, altre soluzione proposte dai commissari di Montecitorio, introdurre un contributo di solidarietà sulle ‘baby pensioni’, limitato all’importo superiore al minimo, e/o incrementare la percentuale (si parla del 5%) di intervento sui ‘capitali scudati’.