Confronto Trump-Clinton: Hillary vince, ma il tycoon resta in corsa

Aspro scontro nel duello tv andato in scena senza esclusione di colpi tra Hillary Clinton  e Donald Trump.  I due si affrontano a muso duro sin dall’inizio, senza neppure stringersi la mano, e non rinunciando a qualche colpo basso. Il primo lo sferra il tycoon giocando d’anticipo, con una breve apparizione a sorpresa poco prima del duello insieme a quattro donne: tre ex accusatrici di Bill (Paula Jones, Wathleen Willey e Juanita Broaddrick) e una (Kathy Shelton) che rimprovera a Hillary di aver difeso, quando era avvocato, il suo stupratore. Poi le porta anche al dibattito e le fa sedere a poca distanza da Bill. Sono gli spettri del passato dei Clinton che il magnate vuole contrapporre ai suoi, quelli del video ‘sessista’ del 2005, in modo da partire ad armi pari in un dibattito che si annuncia esplosivo. Prima di attaccare si vede un Trump dal tono umile che  si difende per spazzar via il fango di quel video: ‘Non ne sono orgoglioso, me ne scuso con la mia famiglia e con il popolo americano, ma erano chiacchiere da spogliatoio’,  giurando inoltre di non aver mai agito così aggressivamente con le donne. A differenza di Bill: ‘Non c’è mai stato nessuno nella storia della politica che abbia abusato così delle donne come Bill Clinton’, incalza. Scintille in particolare su sessismo e mail, con il tycoon che ha portato in sala, come si diceva,  le accusatrici di Bill Clinton. Hillary non abbocca e cita Michelle Obama: ‘Quando gli altri volano basso, noi voliamo alto’, e  non rinuncia a commentare il video dello scandalo, pur senza affondare il colpo: ‘Il video dimostra esattamente chi è, cosa pensa delle donne e cosa fa alle donne’. Dopo i primi 20 minuti si gira la pagina degli scandali sessuali e si passa all’Emailgate. Hillary ribadisce la linea: ‘Ho sbagliato, mi sono scusata, non lo rifarei’, ma Trump affonda: ‘Stai mentendo di nuovo, dovresti vergognarti’. Quindi la minaccia, la più pesante del dibattito: ‘Se fossi presidente nominerei un procuratore speciale per indagare l’uso del server privato e tu saresti in galera’.  Poi, quando si  arriva ai temi più politici, viene fuori la maggiore competenza della Clinton, soprattutto in politica estera. I due restano agli antipodi anche sui musulmani, sebbene il tycoon edulcori il bando promesso in ‘controlli estremi’, mentre l’ex segretario di Stato ammonisce che la retorica di Trump e’ miope e pericolosa: ‘Un regalo per l’Isis’.  Duro confronto anche sulla Russia. Non c’è mai stata una tale ingerenza russa sul voto, ha sottolineato Hillary: ‘Gli Usa non sono mai stati in una situazione in cui un avversario come la Russia sta lavorando cosi’ duro per influenzare l’esito delle elezioni a favore di Trump’.  Il presidente della Repubblican Conference del Senato americano, l’organizzazione ufficiale che rappresenta i senatori in Congresso, chiede ufficialmente che Trump lasci il posto al candidato alla vicepresidenza Mike Pence che ieri lo ha scaricato con un laconico: ‘E’ indifendibile’. Il senatore John Thune, del South Dakota,  il cui ruolo e’ distinto da quello del leader della maggioranza repubblicana in Senato Mitch McConnell, diventa cosi’ il repubblicano piu’ alto in grado nel partito a chiedere un passo indietro del candidato ufficiale. E in serata il presidente americano, Barack Obama, commenta per la prima volta il video scandalo di Trump intervenendo ad un evento elettorale a Chicago: ‘Cose inquietanti’. Ipocriti moralisti,  cosi’ su Twitter Trump stronca i big del partito repubblicano che in queste ore a gran voce chiedono una sua uscita di scena, tra cui almeno 16 senatori e personalità di spicco come i Bush e Condoleezza Rice. In  conclusione   la candidata democratica supera agevolmente la prova, dribblando le trappole del rivale contro le infedeltà del marito, ma non assesta il possibile colpo del ko. Secondo il primo sondaggio a caldo della Cnn, Hillary ha vinto nettamente: 57% a 34%. Ma Trump ha superato le aspettative. Alla fine la stretta di mano c’è e con un riconoscimento reciproco: di Donald lei rispetta i suoi figli, devoti e capaci, di Hillary lui ammette che non molla mai, è una combattente. Terzo ed ultimo round il 19 ottobre.

Cocis

 

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