FILE - In this Oct. 13, 2016 file picture a police officer, second right, and border guard, right, of Poland patrol with Hungarian policemen along the temporary border fence on the Hungarian-Serbian border near Roszke, 180 kms southeast of Budapest, Hungary. Hungary has started building a new fence on its southern border with Serbia, part of its efforts to keep migrants and refugees from freely entering the country. Hungarian state television said Tuesday Oct. 25, 2016 two kinds of barriers were being tested along a short stretch of the border before construction begins in earnest. Prime Minister Viktor Orban said in August that the new fence was needed in case of a new surge of people moving toward Western Europe. (Zoltan Mathe/MTI via AP,file)

Migranti: ancora braccio di ferro Budapest-Roma

Non si placa lo scontro tra Roma e Budapest sul fronte migranti. Dopo il botta e risposta di ieri il premier ungherese Viktor Orban torna all’attacco: ‘La politica interna italiana è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso’. Il presidente Orban ha una visione dell’Italia non puntuale. In altri termini non è vero che il deficit aumenta, non è vero che l’Italia è in difficoltà o che c’è nervosismo’,  dice a Radio Radicale il premier Matteo Renzi sottolineando che o l’Europa, e questo vale anche per l’Ungheria, prende atto dei documenti che la stessa Europa ha firmato e si fa carico migranti, o c’è una bella novità perchè l’Italia metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli pari oneri e onori. L’Italia ogni anno dà 20 miliardi all’Europa e ne recupera 12. Oggi c’è una bella novità: il presidente del Consiglio italiano, poiché comincia la discussione sul bilancio, metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli gli stessi oneri e gli stessi onori. Deve essere chiaro che l’Italia non è più salvadanaio da cui andare a prendere soldi. Il tempo in cui l’Italia faceva il salvadanaio è finito’. Ricordiamo che ieri il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, aveva accusato l’Italia di non rispettare le regole sui migranti innescando una serie di reazioni tra cui quella del capo della Farnesina, Paolo Gentiloni, che ha invitato Budapest a non dare ‘lezioni’ a Roma. L’attacco di Budapest è arrivato dopo che Renzi ha annunciato che l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo se paesi come l’Ungheria e la Slovacchia non accoglieranno i migranti come previsto dagli accordi Ue. Il premier ungherese Viktor Orban parlando alla radio dopo lo scontro di ieri tra Roma e Budapest, ha definito intollerabile considerare l’Ungheria paese non-solidale sulla questione dei migranti perché l’Ungheria spende molto per la difesa dei confini esterni dell’Ue. L’Ungheria,  dice Orban,   è solidale con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i suoi confini. Orban ha sottolineato che l’Ungheria, finora, ha speso 150 miliardi di fiorini (quasi 500 milioni di euro) per la difesa dei confini con la costruzione della barriera e i pattugliamenti permanenti: ‘Proprio per questo non tolleriamo che l’Ungheria sia considerata un paese non solidale. E’ un opinione unfair, non giusta. L’Ungheria, per l’appunto, è solidale con gli altri perchè, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i nostri confini’.

 

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