Il ministero dei Trasporti tusso afferma che è stato probabilmente un errore del pilota o un guasto tecnico la causa del disastro aereo di ieri sul Mar Nero, dove un Tu-154 dell’esercito si è schiantato due minuti dopo il decollo da Sochi uccidendo i 92 passeggeri. Ieri le autorità russe avevano prima smentito poi non escluso l’ipotesi dell’attentato terroristico. A bordo anche i 64 membri del Coro dell’Esercito russo, erede del celebre Coro dell’Armata rossa. Tutti erano in viaggio verso la Siria per tenere un concerto in occasione del nuovo anno per le truppe russe dislocate nel paese mediorientale.
La lista include, 8 militari, 64 membri del Coro, due responsabili civili, un membro di un’organizzazione umanitaria internazionale e 9 giornalisti. Si tratta degli inviati dei canali Ntv, Channel One e Zvezda.
Il ministero ha inoltre reso noto che il pilota, Roman Volkov, era esperto ed aveva più di 3000 ore di volo al suo attivo. L’aereo, un Tupolev Tu-154, aveva 33 anni. Secondo il vicepresidente della commissione parlamentare sulla politica economica, Serghiei Kalachnikov, questo non vuol dire che il velivolo non funzionasse bene. ‘Trentatré anni è un tempo lungo, ma non critico’, ha dichiarato citato dai media russi.
Putin ha dichiarato il 26 dicembre giorno di lutto nazionale. ‘Ci sarà un’inchiesta approfondita sulle ragioni della catastrofe, e faremo di tutto per fornire il nostro sostegno alle famiglie delle vittime’, ha detto.
LA COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME A MOSCA