‘Eudonna Magazine’, trimestrale di cultura, arte e associazionismo a carattere femminile

Eudonna è un grande circuito di entità associative a vocazione europea fondato  nel 2009 dalla filologa Giovanna Sorbelli che ne diviene presidente. ‘Eudonna’ promuove un piano di interventi mirati che riguardano la promozione del personale femminile, ben consapevole che è necessario stimolare   profondi cambiamenti tesi a rendere concreti e concilianti famiglia e lavoro esterno. Qualcosa che possa oltrepassare la ‘parità’,  e le ‘pari opportunità’,  ribaltando l’ottica delle ‘quote’ per privilegiare le esigenze reali dell’universo femminile. La Sorbelli aveva già  cofondato  il ‘Partito Donne d’Europa art 51’, pienamente  trasversale e libero dai condizionamenti della politica maschile. L’articolo 51 prevede che tutti i cittadini dell’uno, o dell’altro sesso,  possono accedere agli uffici pubblici,  e alle cariche elettive, in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento,  conservando il suo posto di lavoro. A questo articolo della Costituzione italiana si ispira il ‘Partito Donne D’Europa’ che invita a prendere in considerazione l’urgente configurazione di un grande schieramento femminile, trasversale e soprattutto etico, che metta alla prova l’effettivo impegno delle donne schierate nei partiti  a leadership maschile,  di lavorare in autonomia, per un Parlamento di genere. Il ‘Partito Donne d’Europa’  incoraggia le donne d’Italia ad intraprendere una pacifica e fisiologica evoluzione, non solo nel Parlamento e nelle Istituzioni, ma nell’intera società. Per questo è necessaria un’intensa attività socioculturale  per concentrare ogni sforzo nella valorizzazione del Femminile. ‘Eudonna’ con i numerosi eventi, e le sinergie con diverse associazioni, si distingue per la totale gratuità,   all’insegna di un volontariato puro.   Giovanna Sorbelli  ha consolidato una propria  credibilità a livello istituzionale  ottenendo patrocini non onerosi da  tutti i massimi Organi dello Stato, del Parlamento Europeo e della Commissione Europea, inclusa la Presidenza della Repubblica che ha insignito di una medaglia il ‘Premio Eudonna III edizione’ all’Eroismo femminile. Pur accreditandosi con successo presso il Forum Cultura Pace e Vita, mantiene saldamente la propria laicità e l’autonomia sul piano intellettuale. ‘Eudonna’, ha recentemente pubblicato il primo numero del suo Magazine. La rivista è diretta, ed editata da ‘Il Sexante’,  di Mariapia Ciaghi.   Il Magazine ‘Eudonna’  ha le stesse caratteristiche dell’Eco delle Dolomiti, il semestrale multilingue che  la Ciaghi è riuscita a distribuire oltre i confini europei raggiungendo anche il Brasile, la Cina e la Russia, e che ha riscosso notevoli apprezzamenti in campo internazionale. Laureata in scienze della comunicazione, specializzata nell’applicazione delle nuove tecnologie  informatiche, regista cinematografica,   giornalista e traduttrice,  la Ciaghi è una cittadina del mondo, editore e direttore responsabile, come dicevamo di testate nazionali ed internazionali.  La rivista, di 56 pagine a colori,  in elegante edizione grafica, mira a una distribuzione non solo nazionale, visto che a breve si prevede la versione spagnola e inglese per valicare i confini. La copertina del 1º numero realizzata dall’artista Fulvio Bernardini rivisita, secondo i principi del ‘Movimento Eudonna’, il celebre manifesto del pittore Alfons Mucha realizzato nel 1897 nel quale è ritratta Sarah Bernhardt, considerata una delle più grandi attrici teatrali del XIX°secolo. La donna rappresentata è in procinto di riscrivere le regole all’interno di un Europarlamento raffigurato con dei puntini. Al centro la O innalzata al vertice, ‘entra’ e si fonde in un Parlamento stilizzato che è anche un ventaglio. Il ventaglio è, ovviamente,  femminile. Questo naturalmente non tradisce,  e non vincola,  le future scelte di ‘Eudonna’ che rifugge ogni scelta di tipo politico ed, in tal senso, non è politicamente collocabile.   Il senso dell’immagine non è altro che la proiezione delle aspettative che dovranno essere riconosciute,  anche nelle realtà non più ideali ma politiche,  traducendosi in provvedimenti  legislativi.  I confini della  libertà femminile  si è ristretta causando, nei fatti, disuguaglianza.  Ci sono due fattori fondamentali, che sono più culturali e sociali che altro.  Nel corso della modernità abbiamo sviluppato, potenzialmente, la capacità di risolvere i conflitti sociali, anche quelli legati alla diseguaglianza nel mondo del lavoro. Mondo del lavoro che  non consente alle donne di coniugare lavoro e famiglia. ‘Eudonna’ pensava ad un legittimo full-time che rispetti la modalità  lavorativa secondo ritmi diversi, ritmi che devono essere correlati alla qualità,  e non alla quantità,  di ore fuori casa.  Le relazioni, le famiglie, i quartieri, le comunità, il significato della vita, possono essere riformulate senza per questo essere mercificate a danno dell’universo femminile.   Mi fermo qui per non correre il rischio di finire fuori tema, che è quello di presentare per sommi capi ‘Eudonna’ e il suo Magazine. La rivista   ha alle spalle un lungo percorso progettuale e la sua realizzazione  è stata possibile solo  con l’incontro delle esperienze umane e professionali della Ciaghi e della Sorbelli, riunite nel ‘Movimento Eudonna’, che  hanno dialogato tra loro e messo a confronto le proprie idee. Donne che hanno saputo ascoltare l’Eco interiore grazie alla loro capacità di sentire. All’interno del nuovo trimestrale è stata predisposta una sezione titolata ‘Genealogie femminili’, come adesione al progetto internazionale promosso dal gruppo di ricerca ‘Escritoras y Escrituras’ diretto da Mercedes Arriaga, docente di filologia integrata all’Università di Siviglia e presidente dell’Associazione Benilde, che ha come obiettivo il recupero del patrimonio culturale europeo delle genealogie femminili, per portare alla luce la vita e il lavoro delle donne che hanno contribuito nel campo della cultura, dello sport e della scienza, ma anche nell’ambito della politica e del sociale. Nella rivista si incontrano firme importanti del giornalismo italiano ma anche spagnolo, che hanno creduto fin dall’inizio alla riuscita di questo progetto editoriale. Sfogliando la rivista appare subito all’occhio l’efficacia dello scatto d’autore, il contributo di artisti/e nazionali e internazionali all’illustrazione dei testi e della narrativa delle foto d’archivio.

Roberto Cristiano

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