Circa un anno fa la mamma è morta e voleva fare il funerale tramite il servizio cimiteriale dell’Ama, la municipalizzata dei rifiuti della Capitale, ma a Roma. Non è riuscito nel suo intento però Silvio Stefanelli, dipendente Rai che ha perso la madre dopo una lunga malattia. Questo perché, a quanto pare, nella Capitale usufruire del servizio funebre comunale non è così semplice. “Ho cercato ‘Ama onoranze funebri su Google’ – spiega Stefanelli – e ho trovato un sito che sembrava a tutti gli effetti quello di Roma Capitale. Invece era un’agenzia privata che in realtà si chiama ‘Impresa funebre San Leone’. Purtroppo in quei momenti non si possiede la lucidità necessaria per valutare bene e ci sono cascato”.
Silvio non sembra sia l’unico ad essere stato ingannato, come lui altri romani sono stati sostanzialmente presi in giro. Non è difficile cascare nella trappola. Oltre al sito in cui si è imbattuto Stefanelli c’è ne sono molti altri. Pagine web che sembrano a tutti gli effetti quella ufficiale del servizio funebre del Comune di Roma, con tanto di logo del Campidoglio, lupa romana ecc…
Solo l’agenzia che ha ingannato Stefanelli ha 4 siti web differenti per ‘attirare’ i clienti che vorrebbero usufruire del servizio funebre comunale che in realtà si chiama www.cimitericapitolini.it
Stefanelli purtroppo dopo qualche mese ha perso anche il padre e, memore della truffa precedente, stavolta si è affidata all’Ama, quella vera. Un funerale alle stesse condizioni di quello della madre costato circa 4 mila euro in meno. “Ma non è solo un discorso economico – prosegue Stefanelli – ma anche di principio. Per quale motivo non posso decidere se dare i soldi ad un privato o al pubblico?”.
Una domanda che abbiamo rivolto anche all’Ama che ci ha risposto che “tramite il proprio ufficio legale – si legge nel comunicato – ha avviato già da tempo, tutte le azioni a tutela della propria immagine per porre fine alla concorrenza sleale sul mercato perpetrata da alcune agenzie funebri. E’ fuorviante, infatti, che si utilizzi la scritta Ama e il simbolo del Comune di Roma per farsi pubblicità a scapito dei romani. Nello specifico – prosegue la nota stampa – l’azienda ha intentato causa contro l’Agenzia ‘La Rustica impresa funebre’ per inibirne la concorrenza sleale sul mercato. Ama ha poi intentato 3 diverse cause contro l’agenzia ‘Computer Ama agenzia funeral service Srl’. La prima per inibirne la concorrenza sleale sul mercato si è quasi conclusa in quanto Ama è in attesa dell’emissione della sentenza. La seconda, invece, per ottenere le penali. La controparte, infatti, è stata condannata in quanto ha proseguito nelle violazioni, persistendo nella promozione della sua attività mediante l’uso del simbolo di Ama SpA e di Roma Capitale, nonostante l’ordinanza cautelare (immediatamente esecutiva) ne vietasse l’utilizzo. La terza causa, infine – conclude l’ufficio stampa Ama – è stata intentata per ottenere la rimozione delle promozioni pubblicitarie realizzate dall’agenzia funebre”.
Alcune sentenze sono già passate in giudicato ma, a quanto pare, talune agenzie private si approfittano ancora della poca lucidità delle persone che hanno subito un lutto.
di Luca Teolato