COMBO ATTENTATORE

Arrestato il killer di Capodanno a Istanbul

Il presunto killer di Capodanno a Istanbul catturato nella notte tra lunedì e martedì, l’uzbeko Abdulkadir Masharipov, 33 anni, nome in codice Abu Mohammed Khorasani, ha ammesso le sue responsabilità davanti agli investigatori turchi. Lo ha detto il prefetto di Istanbul, confermando che anche le sue impronte digitali corrispondono con quelle dell’attentatore che uccise 39 persone al nightclub ‘Reina’. Masharipov è stato addestrato in Afganistan e parla 4 lingue. Nella sua abitazione del quartiere di Esenyurt sono state trovate armi e 197 mila dollari. La polizia ha sequestrato anche 2 pistole con i relativi caricatori, una pistola ad aria compressa, un drone e alcune sim card. L’uomo era insieme al figlio di 4 anni, con cui era fuggito da giorni, e ad altre cinque persone che sono state arrestate. Masharipov è stato trasportato alla divisione sicurezza di Vatan Street dopo essere stato sottoposto a controlli medici. Nelle foto che compaiono nei media turchi si vede il volto del principale sospettato per la strage di Capodanno al nightclub Reina di Istanbul con ecchimosi e ferite e macchie di sangue sulla maglietta. Secondo Cnn Turk, Masharipov è stato trovato nella casa di un amico originario del Kirghizistan, nello stesso quartiere Esenyurt dove il principale sospettato della strage al Reina aveva affittato una casa insieme alla famiglia negli ultimi giorni di dicembre. Insieme a Masharipov, che si sarebbe rifugiato nell’abitazione tre giorni fa, la polizia ha trovato il figlioletto e altre cinque persone – due uomini e tre donne – che sono state arrestate. Sempre secondo Cnn Turk, si tratta di presunti affiliati all’Isis con passaporti di Kirghizistan, Somalia, Egitto e Senegal. Masharipov, alla vista della polizia, avrebbe opposto resistenza; non è chiaro se ci sia stato anche un conflitto a fuoco. L’operazione è stata condotta in gran segreto dagli agenti di Istanbul in collaborazione con le unità anti-terrorismo e dell’intelligence. A Istanbul sono in corso altre operazioni antiterrorismo: gli agenti sono alla ricerca di eventuali complici e fiancheggiatori, appartenenti a cellule dell’Isis, coinvolti nella strage al Reina.  L’uomo, di origini uzbeke, era in fuga dalla notte di Capodanno quando, secondo la ricostruzione della polizia, è entrato nel locale di Istanbul cambiando sei caricatori ed esplodendo 180 proiettili. Una volta entrato nel locale, dove erano presenti circa 700 persone, sarebbe andato al piano superiore e avrebbe cominciato a fare fuoco, quindi sarebbe tornato al piano terra, sparando anche a persone già a terra. L’agguato sarebbe durato circa sette minuti, dopodichè, sempre secondo la polizia, l’uomo si sarebbe recato in cucina per cambiarsi gli abiti e fuggire, avendo cura di pulire l’arma prima di lasciare il locale. Per far perdere le sue tracce avrebbe cambiato più di sei taxi. L’Isis aveva poi rivendicato l’attentato, definendolo la risposta all’intervento militare di Ankara contro i jihadisti in Siria, lanciato lo scorso agosto. Sono 50 le persone arrestate in blitz condotti in 162 indirizzi durante i 16 giorni della caccia al presunto killer di Capodanno a Istanbul, l’uzbeko Abdulkadir Masharipov- L’operazione dell’antiterrorismo ha coinvolto 2 mila agenti durante i 16 giorni di ricerche tra Istanbul, Konya, Smirne e Hatay, in cui sono state analizzate 7.200 ore di registrazioni di telecamere di sorveglianza.

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