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A Napoli continua l’omaggio al filosofo, avvocato e studioso Gerardo Marotta scomparso nella tarda serata dello scorso mercoledì. La camera ardente è stata allestita nel salone di ingresso di Palazzo Serra di Cassano, sede dell’istituto per gli studi filosofici, fondato dallo stesso Marotta e custode, per decenni, di 300mila volumi accumulati nel corso degli anni dallo studioso. Molti i volti noti che hanno reso l’estremo saluto a Marotta, tra i quali l’ex sindaco partenopeo Rosa Russo Iervolino, il regista Mario Martone, l’attore Mariano Rigillo, ma anche tanti esponenti del mondo universitario, docenti e studenti nonché gente comune. Alle spalle del feretro di Marotta, custodito in una bara di legno chiaro e coperta da una corona di girasoli, sono stati sistemati un ritratto del defunto e il gonfalone della città di Napoli. All’ingresso della sala è stata posizionata una fotografia di Marotta e un libro per le frasi funerarie. Domani si terranno i funerali in forma laica, a partire dalle 12, sempre a Palazzo Serra di Cassano.
Per l’intera giornata il sindaco Luigi De Magistris ha disposto il lutto cittadino nonché le bandiere a mezz’asta per Palazzo San Giacomo e per la sede del Consiglio comunale. De Magistris, che ha reso omaggio al feretro, ha ribadito che Napoli ha perso “un faro e un punto di riferimento. Se ne va uno degli ultimi grandi pensatori rivoluzionari del ‘900 che, fino alle ultime ore della sua vita, ha avuto una grande lucidità sul pensiero europeo, sui rischi di tutto ciò che si agita nel mondo e – ha aggiunto – sulla voglia di continuare a combattere per gli ideali di libertà, giustizia e uguaglianza nei quali credeva tanto”. “Marotta era un grande punto di riferimento e tutti – ha concluso De Magistris – avvertiremo la sua assenza”.
