Rispetto delle regole europee ma senza manovre depressive. E’ la sintesi di quanto ha ribadito il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Madrid, che è tornato a parlare di conti pubblici dopo che in mattinata il ministro Pier Carlo Padoan aveva definito il rischio di una procedura d’infrazione come un ‘grave danno’ per l’Italia.
‘Come sempre rispetteremo le regole europee ma senza in alcun modo con manovre che possono avere effetti depressivi e confermando l’azione riformatrice che l’Italia sta portando avanti’, ha detto il premier, che ha aggiunto: ‘In Italia non c’è alcuna instabilità, c’è un governo passato purtroppo attraverso la sconfitta del referendum, che lavora in continuità con il governo che ha operato per due anni, ne sviluppa le scelte programmatiche, fa le scelte che in questa fase bisogna fare. L’Italia è un Paese stabile che lavora in continuità con il governo precedente’, commentando la fase che segue alla sentenza della Consulta sull’Italicum.
Per Pier Carlo Padoan una procedura di infrazione per lo sforamento degli impegni di riduzione del deficit sarebbe un grosso problema per l’Italia in termini di reputazione, che in questo periodo recente il Paese ha rafforzato e costruito. Il ministro dell’Economia ha risposto così a chi gli ha chiesto cosa accadrebbe nel caso in cui l’Italia possa decidere di non trovare un accordo con la Commissione europea sul bilancio del 2017. Una procedura di infrazione, ha aggiunto il capo del Mef , sarebbe un’inversione a U rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora.
Sulla differenza, pari allo 0,2% del Pil, fra l’impegno europeo e l’effettivo deficit pubblico nel 2017, la Commissione aspetta una risposta il primo febbraio e questa risposta arriverà, ha proseguito ancora Padoan dopo la riunione del Consiglio Ecofin a Bruxelles. Ma il ministro ha sottolineato anche che nell’ultimo anno il nostro Paese è stato funestato da calamità naturali quali il terremoto. Chiaramente le spese necessarie per via dell’emergenza e per la ricostruzione saranno considerate: ci sarà un incremento delle spese e mi aspetto misure concrete da parte del governo già la prossima settimana, indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione di fare un aggiustamento.
Da vari mesi ci sono con l’Italia discussioni, naturalmente ci rendiamo conto che ci sono certi ostacoli sulla velocità delle decisioni, ma ci aspettiamo impegni precisi, ci aspettiamo che le misure siano enunciate, ha però detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, sulla risposta italiana alla richiesta di una manovra aggiuntiva di bilancio nel 2017. Dombrovskis ha aggiunto che il debito pubblico italiano è molto elevato e negli ultimi anni non è diminuito ed è per questo che stiamo valutando il rispetto delle regole e stiamo preparando un rapporto sul debito pubblico. Ecco perché è stata inviata una lettera al governo chiedendo di assicurare il rispetto in linea generale con le regole Ue nel 2017 e in questo caso della regola di riduzione del debito, indicando le misure di bilancio aggiuntive necessarie per almeno lo 0,2% del pil. Pierre Moscovici si era detto sicuro che con l’Italia sarà trovata una soluzione condivisa.