TRIESTE. Un bambino ‘conteso’ deciderà se vivere in Italia, con il padre, o nel paese di sua madre, in America latina. È la decisione presa dal Tribunale dei minori di Trieste, nell’ambito di un procedimento di affidamento che si trascina da diversi anni tra un padre triestino, che ha in affidamento il figlio di sei anni, e la madre, originaria di un paese sudamericano, forte di una sentenza di un tribunale del suo Paese secondo il quale il bambino dovrebbe restare oltreoceano.
Una decisione innovativa, quella del Tribunale dei minori triestino, poiché la legislazione italiana, di norma, prevede di sentire l’opinione del bambino dopo i 12 anni. In questo caso il Tribunale ha stabilito che il 13 febbraio prossimo si tenga un’udienza per la nomina di uno psicologo infantile, che avrà l’incarico di valutare se il bambino, che vive da quasi quattro anni in Italia con il padre e ha cittadinanza italiana, è in grado di razionalizzare la sua scelta.