Addio roaming, Ue trova l’accordo

Accordo nella notte a Bruxelles sulla riforma del mercato all’ingrosso del roaming, che dovrebbe assicurare entro l’estate l’abolizione per gli europei dei sovrapprezzi per i servizi di telefonia mobile in roaming. Nella notte, informano il Consiglio e la Commissione Europea, la presidenza del Consiglio Ue ha raggiunto un accordo informale con il Parlamento Europeo, in trilogo con la Commissione, su nuovi limiti per i prezzi all’ingrosso, che saranno inferiori di circa il 90% a quelli attuali.

La riforma, sottolinea il Consiglio, è l’ultima tranche delle misure legislative necessarie a consentire di abolire le commissioni che i clienti al dettaglio oggi pagano per chiamare in roaming (termine che identifica l’insieme delle procedure, delle normative e delle apparecchiature che consentono di rintracciare un terminale mobile che non si trova nella propria rete) entro il 15 giugno prossimo.

 L’accordo informale deve essere confermato ora dagli Stati membri dell’Ue e dal Parlamento Europeo. La riforma determina quanto gli operatori devono addebitarsi l’un l’altro per usare le rispettive reti per fornire servizi in roaming. Sono stati concordati tetti di 3,2 centesimi di euro al minuto di chiamata voce, dal 15 giugno 2017 e di un centesimo per sms, sempre dal 15 giugno.

L’intesa prevede inoltre una riduzione graduale, da realizzarsi nel corso di cinque anni, per i tetti relativi al traffico dati, portandoli da 7,7 euro per gigabyte (al 15 giugno) a 6 euro per gigabyte (al primo gennaio 2018), 4,5 euro per gigabyte al primo gennaio 2019, 3,5 euro per gigabyte al primo gennaio 2020, 3 euro per gigabyte al primo gennaio 2021, fino a 2,5 euro per gigabyte al primo gennaio 2022.

I nuovi tetti devono essere abbastanza bassi da consentire agli operatori di offrire servizi di roaming senza sovrapprezzo ai loro clienti, senza aumentare i prezzi domestici.

L’accordo politico raggiunto la notte scorsa, spiega la Commissione Europea, comporta che quando viaggeranno nell’Ue, i consumatori potranno chiamare, mandare sms o navigare tramite i loro terminali mobili, pagando lo stesso prezzo che pagano in patria. L’accordo rende il ‘roam like at home’ (usa il roaming come se fossi a casa tua, lo slogan con cui l’Ue ha battezzato questa operazione) sostenibile per le persone e per le imprese, assicurando nel contempo la copertura dei costi e mantenendo i mercati nazionali all’ingrosso per il roaming concorrenziali.

Con l’intesa in trilogo (un trilogo è un negoziato informale tra i rappresentanti del Parlamento Europeo, della Commissione e del Consiglio per esaminare proposte legislative, con lo scopo di raggiungere un accordo su un pacchetto di emendamenti che sia accettabile sia per il Consiglio che per l’Europarlamento), i consumatori potranno utilizzare i servizi in roaming senza sovrapprezzi quando viaggiano all’estero periodicamente. Tuttavia, qualora superino i limiti previsti dal loro contratto per i servizi in roaming, qualsiasi sovrapprezzo non potrà essere più elevato dei tetti all’ingrosso concordati oggi.

La Commissione condurrà una ricognizione sul mercato all’ingrosso entro la fine del 2019 e fornirà ai colegislatori (Consiglio e Parlamento) una valutazione provvisoria entro il 15 dicembre del 2018. Ora l’Europarlamento e il Consiglio dovranno approvare formalmente l’accordo raggiunto in trilogo; i nuovi prezzi all’ingrosso per il roaming diventeranno applicabili il 15 giugno, consentendo così agli operatori delle tlc di prendere tutte le misure preparatorie necessarie ad introdurre il ‘roam like at home’ a partire da quella data.

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