Cambiano le regole per quanto riguarda le visite fiscali ai lavoratori in malattia, sia nel settore pubblico che nel privato: per tutti ispezioni Inps e non più Asl (polo unico), verifiche mirate e, oltre alle fasce orarie di reperibilità, nuove regole anche per i controlli dei medici ispettori, che potranno effettuare più visite per la stessa assenza. Sono le linee guida del decreto sui correttivi alla Riforma della Pubblica Amministrazione (legge 124/2015), atteso entro metà febbraio: con il provvedimento, il Governo recepisce la sentenza della Corte Costituzionale 251/2016, che ha bocciato i precedenti decreti attuativi richiedendo l’intesa con la Conferenza Stato Regioni, invece del semplice parere.
Il decreto, secondo le anticipazioni, dovrebbe contenere novità in primis per i lavoratori, in tema di orari nei quali bisogna essere disponibili in caso di visita fiscale. Attualmente, le fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali prevedono quattro ore al giorno per il settore privato (10:00 – 12:00 – 17:00 – 19:00) e sette per il pubblico (9:00 – 13:00 – 15:00 – 18:00). In vista, invece, c’è un’armonizzazione delle regole per i due settori. Ipotizzabile un orientamento intorno alle cinque ore di reperibilità giornaliera.
Sarà poi introdotta la possibilità per il medico di effettuare visite ripetute nell’ambito della stessa assenza per malattia, con novità anche sul fronte delle convenzioni, finalizzate a una maggior specializzazione e allo svolgimento dell’attività di medico fiscale in via esclusiva. L’impianto generale del provvedimento prevede una sorta di centrale unica delle visite fiscali, gestita interamente dall’Inps(mentre oggi la competenza è delle Asl), con l’obiettivo di recuperare efficienza. La banca dati INPS dovrà garantire, fra le altre cose, la possibilità di effettuare controlli più mirati.
In vista, dovrebbero esserci nuove regole anche per i permessi lavorativi per l’assistenza dei familiari disabili o malati (legge 104/1992), in particolare per quanto riguarda il preavviso, in vista del rinnovo dei contratti del pubblico impiego.