‘In questi giorni ci siamo molto concentrati sulla revisione finale del progetto per la realizzazione dello stadio della A.S. Roma a Tor di Valle. Sulla base di un percorso di confronto avviato nelle ultime settimane per verificare gli atti necessari alla conclusione della procedura entro il 3 marzo, abbiamo attivato dei tavoli tecnici con i proponenti. Obiettivo: lavorare con determinazione alla fattibilità del progetto nel rispetto delle regole’, scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul sito del Comune. ‘Lo stadio della Roma è un obiettivo del Movimento 5 stelle, che ritiene vada fatto nel rispetto dei nostri valori. Ci sono delle trattative e il movimento vuole risolvere presto questa questione’, afferma di rimando Luigi Di Maio, esponente dei Cinquestelle e vicepresidente della Camera, ospite di Lucia Annunziata a ‘In Mezz’ora’ su Raitre. In realtà a Roma il vero problema non è costituito dalla realizzazione del nuovo stadio ma dalla credibilità della giunta Raggi. Per Alberto Asor Rosa, ad esempio, la giunta Raggi non può essere corretta e va, il più rapidamente possibile, dismessa. Per Asor Rosa, che a inizio gennaio non chiudeva del tutto la porta alla giunta Raggi, invitando il sindaco a prendere posizione contro il degrado, denuncia che ormai l’esperienza dei Cinquestelle in Campidoglio è senza appello: ‘La città è arrivata a un tale punto di degrado che non si può salvare senza un lavoro di anni, non esiste una soluzione in grado di risolvere rapidamente la situazione’. Asor Rosa arriva a pensare che ci vorrebbe una dittatura illuminata, ovvero un gruppo di esperti di prestigio indiscutibile, perchè solo con un gruppo di questo livello la direzione di marcia potrebbe essere invertita. Anche Grillo diceva nel 2001 diceva che era meglio una dittatura illuminata che una democrazia di corrotti. In pratica, niente polizze a vita, niente strane relazioni. Se c’è un gruppo in grado di farsi accettare, è il benvenuto, e forse qualcosa cambierà. Finora con i Cinque Stelle non sembra sia emersa un’idea di città e di governabilità. Questo vale per sviluppo urbanistico, rifiuti, traffico, stadio proposto dalla Roma, aiuto al sociale e ai più deboli. Sei mesi caratterizzati dal nulla. Il rifiuto organico, ad esempio, a Roma ammonta a 500 mila tonnellate all’anno. Prima hanno deciso di cancellarlo, poi l’altro giorno, al momento del voto in Consiglio, i Cinque Stelle hanno deciso di non votare. Cioè di non decidere…
Cocis