Era stufo di lei. Questo il motivo che ha spinto un uomo seppellire viva la sua compagna. La vittima, una giovane donna polacca, Michelina Lewandowska, 27 anni, madre di un bambino di tre anni, ha continuato a lottare e, dopo essersi finta morta, è riuscita a liberarsi utilizzando l’anello di fidanzamento che le era rimasto al dito.
La Corte reale di Leeds, Regno Unito, ha condannato l’uomo, Macin Kasparzak, 25 anni, polacco anche lui, per tentato omicidio. Dopo il verdetto la coraggiosa madre ha raccontato di aver visto la morte in faccia: “Ho temuto che la mia vita fosse al capolinea. Ho pregato Dio di salvarmi, per poter crescere mio figlio. E’ stato il pensiero del mio bambino a darmi la forza di lottare e sopravvivere”.
Nel maggio scorso, l’uomo ha colpito e tramortito la compagna con due colpi di pistola laser. Poi l’ha legata con del nastro adesivo e rinchiusa in una scatola di cartone. Aiutato da un amico, ha trasportato lo scatolone in un bosco e lo ha sotterrato, ricoprendolo di foglie secche, terra e rami. La donna è riuscita a liberarsi in poco più di un’ora e a richiamare l’attenzione di un motociclista di passaggio che ha dato l’allarme.