Mattinata di contatti e incontri tra gli esponenti non renziani del Pd che provano a organizzare una nuova area di minoranza all’interno del partito, se dovesse davvero concretizzarsi la scissione che vede oramai l’ala bersaniana con un piede fuori dal partito. In particolare, a pensare alla creazione di una nuova area, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, Gianni Cuperloe Cesare Damiano. Anche Maurizio Martina, che ieri si è speso per non arrivare alla scissione, è alle prese con una mattinata di incontri.
“Ci siamo sentiti con Cuperlo, Orlando e altri. In queste ore ci sono moltissimi contatti”, sottolinea Cesare Damiano parlando con i cronisti alla Camera, spiegando anche che sono in corso colloqui per verificare la possibilità di creare una nuova area alternativa a Matteo Renzi, che possa esprimere una eventuale candidatura alla segreteria del Pd.
D’altro canto Damiano si augura che la scissione sia scongiurata: “Finche’ c’e’ vita c’e’ speranza ed evidentemente non alludo a Roberto Speranza ma alla possibilita’ di creare le condizioni perche’ la scissione del Pd non avvenga”. Un Damiano convinto della necessita’ di dar battaglia a Renzi all’interno del partito, che si spende ancora contro una eventuale scissione che “fa male al Pd, al governo e anche all’intero campo riformista”. Rischioso anche per il solo fatto di dover “affrontare divisi l’offensiva della destra e delle forze populiste. Anche in funzione di questo l’intento della minoranza dem sostanzialmente non è quello di voler “organizzare gli ex ds – ha concluso Damiano – ma di coagulare un campo di forze progressiste e riformiste che, dentro il Pd, si riconoscono nei valori del socialismo”.