Frontex tra Ong e traffico di migranti

Duro attacco di Frontex, l’agenzia europea per le frontiere. Dopo polemiche e rimbalzi di responsabilità sulla gestione dei flussi migratori e in particolare su quei 4.700 morti solo nel 2016, da Bruxelles arriva l’affondo.

Nel rapporto, che Frontex ha condiviso con i membri europei il mese scorso, si spiega che ai migranti verrebbero date chiare istruzioni prima della partenza sulla direzione da seguire per raggiungere le imbarcazioni delle Ong. In aggiunta l’agenzia Ue ha scritto che si tratta del primo caso in cui le organizzazioni criminali hanno trafficato i migranti direttamente sull’imbarcazione di una ong.

Frontex afferma che le persone tratte in salvo dalle Ong spesso non sono disposte a collaborare con le forze dell’ordine e alcune sostengono di essere state avvertite di non farlo direttamente dalle organizzazioni umanitarie.

Secondo l’agenzia, ci sarebbe inoltre, un netto calo delle richieste di soccorso in coincidenza con un aumentato numero di salvataggi in mare messo in atto appunto dalle Ong. Queste ultime, sempre secondo Frontex, avrebbero risposto a oltre il 40% degli Sos lo scorso ottobre contro il 5% dell’inizio dell’anno.

Dati che, secondo le organizzazioni si spiegano con un incremento delle iniziative di salvataggio. Si cerca cioè di intervenire in modo più tempestivo per salvare vite umane.

Le Ong che soccorrono i migranti a largo della Libia incoraggiano, in pratica,  i trafficanti. A rinnovare l’accusa è Fabrice Leggeri, capo di Frontex, l’agenzia per le frontiere dell’Unione europea. Intervistato dal quotidiano tedesco ‘Die Welt’, Leggeri sostiene che le organizzazioni non governative non collaborano in modo efficiente con le agenzie di sicurezza. E prevede che gli sbarchi sulle coste italiane possano ancora aumentare nel 2017.

Il 40% delle recenti operazioni di salvataggio al largo della Libia viene compiuto da Ong, sottolinea il capo di Frontex, se queste non collaborano è impossibile capire da dove sono partiti i migranti e le rotte battute dai trafficanti. La legge del mare impone di salvare chi è in pericolo, aggiunge Leggeri, ma dobbiamo evitare di sostenere le reti criminali e i trafficanti in Libia salvando migranti ancora più vicini alla costa libica. Questo porta i trafficanti a costringere ancora più migranti a salire su imbarcazioni inadatte al mare con meno acqua e carburante degli anni passati. La previsione di Frontex: ‘In arrivo in Italia nuove ondate migratorie’

Medecins sans Frontieres, riporta il ‘Guardian’, ha respinto le accuse di scarsa cooperazione, definendole estremamente gravi ed aggiungendo che la propria azione umanitaria non è la causa, ma la risposta alla crisi. Secondo i dati diffusi da Frontex in gennaio, gli arrivi di migranti in Europa via mare sono diminuiti di due terzi nel 2016 rispetto al 2015, soprattutto grazie agli effetti sulla rotta greca dell’accordo Ue-Turchia. Ma l’Italia è stata un’eccezione con un record di 181mila arrivi, con un 20% in più rispetto al 2015. E grazie alla rotta libica, prevede Leggeri si può pensare che arriveranno di più nel 2017 rispetto al 2016.

 

 

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