Cos’è il bidet e a cosa serve? Se lo chiedono sul sito americano Realtor, dove hanno tentato di spiegare ai lettori quale sia l’uso di questo strumento sconosciuto in gran parte degli Stati Uniti. Si parte da una definizione a dir poco bizzarra: ‘a cross between a urinal and a sink’, ossia un ‘incrocio fra un orinatoio e un lavandino’, poi il bidet viene definito come un ‘bathroom fixture designed to clean your nether regions after you use the toilet’, ovvero un ‘apparecchio da bagno progettato per pulire le parti basse dopo aver utilizzato la toilette’.
Nell’articolo che appare sul sito il bidet viene presentato come uno strumento alternativo alla carta igienica. In sostanza, secondo l’autore, servirebbe a prendersi cura delle proprie parti intime come si farebbe con la carta igienica.
Ad oggi molti americani non conoscono il bidet, mentre altri lo considerano un vero e proprio lusso (può arrivare a costare sino a 600 dollari). A preferirlo sono coloro che guardano all’ambiente e al risparmio, abolendo la carta igienica a favore del bidet. Attenzione però, secondo il sito il bidet non sarebbe così igienico come potrebbe sembrare, anzi, utilizzando solamente l’acqua (e il sapone dove lo mettiamo?) per pulirsi, si rischia di spostare semplicemente i germi da una parte all’altra.
Motivo per cui nessuno gradirebbe la presenza di bidet nella propria abitazione anche perché, come spiega l’articolo, non fa altro che rubare spazio al bagno e renderlo meno comodo da usare. E poi perché si devono avere due wc in fila?
Per questo motivo le case che hanno un bidet non sono particolarmente richieste, anzi, averne uno rappresenta un fattore negativo per molti futuri acquirenti. Lo spiegano alcuni agenti immobiliari intervistati dal sito. ‘Non ho mai avuto un cliente che mi chiedesse specificamente un bidet, e non ho mai avuto un cliente che esprimesse soddisfazione vedendone uno durante il tour per acquistare una casa’, ha spiegato un agente immobiliare di Washington. La maggior parte dei clienti scherzano se ne vedono uno. Come, ‘Oh grande, un bidet!’ O anche, ‘Che cos’è questo?’”.