Dopo la rottamazione delle cartelle, potrebbe arrivare presto un nuovo condono fiscale volto a ridurre le quasi 470mila liti con il Fisco ancora pendenti tra CTP e CTR a fine 2016: una sorta di rottamazione delle liti fiscali analoga alla rottamazione delle cartelle delle somme a ruolo. Ne ha parlato il sito delle piccole-medie imprese pmi.it.
Più che di un condono si tratterebbe in realtà di una definizione agevolata dei contenziosi, che a quanto pare sarebbe attualmente allo studio del Governo.
A riaprire alla possibilità è stato il viceministro all’Economia, Luigi Casero, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario 2017, che si è tenuta in questi giorni a Roma: ‘Per l’abbattimento dell’arretrato stiamo pensando alla definizione delle liti pendenti sulla base dei principi della rottamazione delle cartelle esattoriali’, afferma Casero, ‘con riferimento a tutti i gradi di giudizio’.
Sempre in ottica di semplificazione e riduzione dei carichi di lavoro per le Corti Tributarie si starebbe pensando anche ad un ampliamento della mediazione obbligatoria alle cause di importo fino a €50.000. Obbligo che oggi riguarda solo le cause di importo fino a €20.000 e che prevede il vincolo per il contribuente di presentare reclami all’ente che ha emesso l’atto prima di rivolgersi al giudice.
A fine 2016 risultano oltre 450mila liti pendenti col fisco nelle sezioni provinciali e regionali delle corti tributarie. A dirlo il presidente della giustizia tributaria, Mario Cavallaro che sottolinea però anche il forte recupero dell’arretrato, il 12%, percentuale quasi doppia, rispetto al 2015.
Nell’anno appena trascorso, i contenziosi con il Fisco degli italiani sono diminuiti passando da 34 miliardi a 32 miliardi, ha spiegato il presidente della giustizia tributaria.
Il presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, invece lancia l’allarme sul macigno di 50mila liti con il Fisco che si ripercuote sulla Corte.