Arriva la flat tax per i nuovi residenti stranieri ad alto patrimonio. E’ rivolta a chi intende trasferire la residenza fiscale in Italia beneficiando di un una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. L’opzione, introdotta con la Legge di bilancio 2017, prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata, al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio.
I contribuenti in possesso dei requisiti possono aderire al nuovo regime nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quello immediatamente successivo. È possibile, inoltre, presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Il versamento dell’imposta sostitutiva, nella misura di 100mila euro, deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.
In un Paese in cui vi sono 4,6 milioni di poveri e in cui si riesce solo a promettere un sostegno da 480 euro a 400 mila famiglie appena, si fanno sconti fiscali ai ricchi stranieri. Piaceri della legge di stabilità che ha deciso di aprire la strada a una ‘Flat Tax’ per ‘catturare’ i milionari che dopo la Brexit decideranno di abbandonare Londra. Bisognava rendere appetibile l’Italia, dare un impulso alla Milano finanziaria. E così nel paese in cui vengono nascosti al fisco, in vari modi, oltre duecento miliardi di euro, ecco che arrivano anche i saldi fiscali. Dopo l’evasione e l’elusione ecco una vera e propria ‘premiazione’. Il mondo alla rovescia: le tasse le pagano per intero i lavoratori a reddito fisso e ritenuta alla fonte; i ricchi, invece, vanno corteggiati consentendo loro di cambiarsi più agevolmente la Panamera a fine anno.
È il bello della globalizzazione che non conosce la socialità; che si contende i ricchi ma dimentica i poveri…