Cosa accadrà nel Regno Unito quando morirà la Regina Elisabetta? Chi darà la notizia? Secondo quanto scrive il ‘Guardian’ esiste un piano segreto già predisposto per l’evenienza, fatto di rigidi protocolli e messaggi in codice, che detterà i tempi e gli accadimenti nei giorni successivi alla scomparsa della sovrana.
Il piano si chiamerebbe ‘London Bridge’, fa sapere ancora il Guardian, che rassicura sulla veridicità dell’intera ricostruzione. Da qui il titolo dell’articolo ‘Operazione London Bridge’. Ma cosa c’entra il ponte di Londra con la Regina Elisbetta? Ecco svelato l’arcano: a detta del quotidiano, la notizia della morte sarà data ai funzionari di corte attraverso una linea interna sicura con queste parole: ‘London Bridge is down’. Ovvero: il ponte è caduto.
Il primo a gestire la notizia, destinata naturalmente a fare il giro del mondo, sarà Christopher Geidt, segretario privato della regina, che avrà il compito di avvertire il primo ministro. La premier dovrà essere svegliata anche in piena notte. La morte della regina sarà poi comunicata a livello internazionale dal ‘centro di risposta globale’ del ministero degli Esteri, ubicato in un luogo segreto di Londra, che per prima cosa informerà i governi dei 15 Paesi di cui Elisabetta II è sovrana e ai Paesi del Commonwealth.
Un lancio dell’agenzia di stampa britannica Pa contestualmente notificherà l’avvenuto ai media e alla popolazione britannica. Ma tutto questo non avverrà immediatamente. Il Guardian ricorda che quando re Giorgio VI, padre di Elisabetta II, morì alle 7.30 della mattina del 6 febbraio 1952 la Bbc lo comunicò quattro ore dopo. Così accadrà anche per la sovrana: nel frattempo un cameriere vestito a lutto sarà uscito da Buckingham Palace e avrà appeso al cancello della residenza reale una nota ufficiale. I primi ad essere informati saranno quindi i londinesi.
Il Guardian ricostruisce anche l’apparato cerimoniale che accompagnerà l’evento. Sarà ‘monumentale’, scrive. Altro che il funerale di Lady D. L’operazione London Bridge prevede anche che i presentatori dei notiziari tv siano vestiti a lutto. Le trasmissioni che non siano telegiornali saranno interrotte.
L’erede, il principe Carlo, sarà proclamato re il giorno seguente, alle 11 della mattina. Seguiranno giorni di lutto nazionale.