Alla Sala Umberto di Roma in scena, dal 21 marzo al 2 aprile, ‘Il segreto del teatro’ con la regia di Lorenzo Gioielli

‘Il segreto del teatro’, in scena alla Sala Umberto di Roma dal 21 marzo al 2 aprile prossimi. Regia di Lorenzo Gioielli,  con Alberto Bognanni, Veruska Rossi, Emanuela Annini, Valeria Antonucci,Alice Bertini, Ajay Bisogni, Ludovica Boccaccini,  Lorenzo Caldarozzi,Alberto Fumagalli,  Francesco Massaro, Silvia Parasiliti Collazzo, Alessandro Tiberi. 
Una famiglia di spacciatori di cocaina, madre stilista di abiti da sposa, padre gangster dal cuore d’oro e figlio ipertecnologico a un passo dalla laurea, si trova di fronte un gravissimo problema: è necessario trasferire un’ingente quantità di droga in Macedonia, ma il corriere che viene normalmente utilizzato è morto per un tragico errore di trasporto. Gli spacciatori non trovano niente di meglio che nascondere la sostanza stupefacente nei bauli di una compagnia amatoriale di attori diversamente abili che partecipano a un concorso teatrale, per l’appunto, in Macedonia.

I ragazzi metteranno in scena Romeo e Giulietta. Il loro spettacolo, quindi, verrà prodotto dalla famiglia di spacciatori. Che ci prenderanno molto gusto, perché Shakespeare, la cocaina, l’amore e la disabilità creeranno una miscela esplosiva, come solo in teatro può accadere. Una commedia iperattiva, vitalissima e scorretta, che ci racconta come tutti siamo diversamente abili e che la normalità è una supposizione che cede di schianto quando non riusciamo a fingere di essere normali.

Note di regia

Una famiglia di spacciatori non particolarmente abili decide di approfittare del viaggio di una compagnia teatrale di disabili per trasportare cocaina in Macedonia. La compagnia rappresenterà ‘Romeo e Giulietta’. Gli spacciatori assistono alle prove e s’innamorano de ‘Il segreto del teatro’, che è poi il titolo della commedia.

Qual è il segreto del teatro?

Il teatro, quando è bello e coraggioso come questa commedia, quando è spregiudicato e nello stesso tempo accogliente, quando ci spinge a ridere e a piangere senza nemmeno accorgercene, è l’arte più lieve e profonda che gli esseri umani abbiano concepito. Ed è così che alla fine gli spettatori torneranno nelle loro case, turbati e felici per aver assistito alla rappresentazione della vita di altre persone che non sono loro ma che gli assomigliano molto, per aver capito delle cose in più di quelle che sapevano, per le domande che da quelle nuove conoscenze nascono. Ma, soprattutto, per aver fatto tutto questo dimenticandosi di se stessi per un momento, divertendosi.

Abbiamo scelto di far interpretare parte della compagnia di diversamente abili a dei veri diversamente abili, scoprendo che diversamente è un avverbio piuttosto inutile quando si parla della natura degli esseri umani. Siamo tutti diversamente abili e la normalità è soltanto una parola.

Ci siamo divertiti e abbiamo pianto insieme, abbiamo lavorato duramente e ci siamo riposati, insieme, e abbiamo passato giorni indimenticabili. Insieme. Il frutto è stato ‘Il segreto del teatro’. Dovete venire, così lo scoprirete.

  Lorenzo Gioielli

 

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